martedì,Settembre 17 2024

Cadavere abbandonato al Morelli, la tragedia al termine di una rapina in trasferta: fermata una persona

Secondo le prime ricostruzioni, la vittima si sarebbe introdotta insieme ad altri complici all'interno di un'abitazione per compiere un furto

Cadavere abbandonato al Morelli, la tragedia al termine di una rapina in trasferta: fermata una persona

Gli inquirenti hanno sottoposto a fermo di polizia un giovane reggino, P.F., ritenuto coinvolto nell’omicidio di un trentenne originario di Catania, il cui cadavere è stato lasciato ieri da tre suoi complici nel cortile dell’ospedale ‘Morelli’, prima di darsi alla fuga.

Secondo le prime ricostruzioni, la vittima si sarebbe introdotta insieme ad altri complici all’interno di un’abitazione per compiere un furto. Il padrone di casa, sorpreso il gruppo, avrebbe rincorso uno dei ladri, accoltellandolo con coltelli da macellaio. L’aggressore, un cinquantenne di Reggio Calabria, è stato fermato dalle forze dell’ordine e identificato con le iniziali P.F., ora detenuto presso il carcere di Arghillà.

Polizia e Carabinieri hanno ricostruito in buona parte il tragico evento, che sembra essere stato causato da un tentativo di rapina finito male per i quattro catanesi in trasferta a Reggio Calabria. Dopo aver abbandonato il corpo senza vita del complice al ‘Morelli’, il terzetto in fuga ha raggiunto Villa San Giovanni a bordo di una Fiat Punto. Nei pressi degli imbarcaderi delle navi traghetto, hanno abbandonato l’auto, tentando di raggiungere Catania.

Per dinamiche ancora da accertare, il tentativo di fuga dei tre presunti rapinatori si è interrotto a Messina, poiché uno di essi era stato a sua volta ferito in maniera grave, tanto da essere ricoverato in un ospedale della città peloritana. Le indagini sono ancora in corso per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto. La vittima, identificata come Alfio Stancapiano, classe 1994. Le forze dell’ordine sono sulle tracce di un quarto uomo.

Successivamente, l’altro complice, a seguito delle ferite riportate è stato costretto a farsi assistere presso l’Ospedale “G. Martino” di Messina.

L’abitazione e l’arma del delitto sono state poste sotto sequestro e sarà il Ris di Messina a stabilire la dinamica dell’accaduto mentre sono in corso accertamenti da parte del Gabinetto di Polizia Scientifica di Reggio Calabria sull’autovettura con la quale sono scappati i malviventi e su altri reperti.


Le indagini proseguono per chiarire tutti i dettagli dell’accaduto e per valutare eventuali ulteriori responsabilità. Il soggetto arrestato è attualmente a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e per gli indagati vale il principio di non colpevolezza sino alla sentenza di condanna definitiva.

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