Aggressione al Gom, Scaffidi: «Prima o poi scapperà il morto, servono pene certe contro la violenza»
La dura presa di posizione del Commissario: «Basta con i comunicati strappalacrime, serve urgentemente una legge»
Un’altra aggressione ai danni del personale sanitario si è verificata oggi al Grande Ospedale Metropolitano (GOM) di Reggio Calabria, dove un uomo ha assalito infermieri e medici prima di essere fermato dai Carabinieri. L’episodio è avvenuto in mattinata quando un paziente, prenotato per una visita specialistica in Chirurgia Vascolare alle ore 11.45, ha cominciato a picchiare il personale sanitario già alle 9.20.
Gianluigi Scaffidi, Commissario straordinario del GOM di Reggio Calabria, ha rilasciato una dichiarazione in cui condanna fermamente l’accaduto e fa appello alle istituzioni per interventi legislativi urgenti: «Non mi esprimo sui “motivi” in quanto a nessuno è concesso di aggredire per alcun motivo, né futile né serio, altre persone. Chiunque pone in essere tali comportamenti è al di fuori della società civile e non esistono giustificazioni di alcun tipo».
Intervento dei Carabinieri e reazione del Commissario
L’aggressione è stata fermata solo grazie all’intervento dei Carabinieri, i quali sono stati anch’essi aggrediti dal soggetto durante l’operazione di contenimento. A tal riguardo, Scaffidi ha voluto esprimere il suo ringraziamento per l’efficacia dell’azione delle forze dell’ordine: «Intendiamo ringraziare per la tempestività e l’efficacia dell’azione». Il Commissario, tuttavia, ha evitato di emettere il consueto comunicato di solidarietà, definendolo un gesto ormai inutile e ripetitivo: «Mi sembrerebbe un’ulteriore offesa a tutti coloro che sono stati aggrediti e a quanti lo saranno ancora».
Il rischio di una tragedia imminente e la richiesta di intervento legislativo
Scaffidi ha evidenziato come le ripetute aggressioni ai danni del personale sanitario stiano compromettendo la serenità lavorativa e la qualità dell’assistenza medica. Ha anche espresso la sua preoccupazione per il possibile aggravarsi di tali episodi: «Senza voler drammatizzare, sono purtroppo convinto che esista un serio rischio che, prima o poi, ci scappi il morto».
Rifiutando di accodarsi ai soliti appelli generici per una maggiore tutela, il Commissario del GOM ha rivolto un appello diretto ai Rappresentanti istituzionali di ogni parte politica affinché adottino misure concrete e immediate. «Occorrerebbe una decretazione legislativa d’urgenza che, ancorché di scarso impatto sul versante della prevenzione, possa consentire ampia efficacia per irrogare pene certe, immediate e severe – essendo gli aggressori sempre identificati – che costituiscono il migliore metodo preventivo possibile».
Un appello all’unità dei professionisti sanitari
Oltre a chiedere un intervento legislativo urgente, Scaffidi ha fatto un appello all’Ordine professionale dei Medici, degli Infermieri, dei Tecnici e di tutte le figure che prestano servizio in Ospedale affinché si uniscano, anche attraverso le rappresentanze nazionali, a questa richiesta: «Questa richiesta ormai non può più essere ignorata se riteniamo di vivere in una società civile. Altrimenti domani… ci ritroveremo punto e daccapo».
Una situazione inaccettabile che richiede risposte concrete
L’episodio di oggi al Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria rappresenta solo l’ultimo di una lunga serie di atti di violenza contro gli operatori sanitari in Italia. È evidente che le misure adottate finora non sono sufficienti e che è necessaria una risposta più decisa da parte delle istituzioni. La tutela dei lavoratori della sanità non può più essere considerata un tema secondario, e gli appelli come quello del Commissario Scaffidi devono trovare ascolto e, soprattutto, soluzioni concrete e immediate.
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