Due maxi operazioni coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria hanno messo a nudo l’enorme potenziale logistico, relazionale e criminale della ‘ndrangheta calabrese nei traffici di droga internazionali. Con “Arangea Bis” e “Oikos”, la procura guidata da Giuseppe Lombardo ha disarticolato due distinte associazioni per delinquere, documentando un’attività capillare di approvvigionamento, stoccaggio e smistamento di ingenti quantitativi di cocaina, hashish e marijuana su scala globale.

«La ‘ndrangheta – ha spiegato Lombardo in conferenza stampa – non si limita a gestire singoli carichi, ma si propone come componente stabile di un sistema criminale internazionale, strutturato e resistente, in grado di gestire nel tempo ogni fase della filiera della droga». Un modello mafioso ormai evoluto, che si consolida nella sinergia tra i clan calabresi e soggetti stranieri, attraverso una rete articolata che si muove su più livelli e fronti geografici: dalle cosche locali alle connessioni con Sudamerica, Albania e Marocco.

Non è un caso che gli investigatori abbiano intercettato navi e container carichi di droga e monitorato spostamenti sospetti tra Milano, Novara, Bergamo e altre città del Nord, rivelando un intreccio tra piazze di spaccio e basi operative, spesso camuffate dietro apparenti vite normali.

Arangea Bis, i nomi degli indagati

Nell’operazione “Arangea Bis”, l’inchiesta ha smantellato un’organizzazione con base a Reggio Calabria ma operativa anche in Piemonte e Lombardia. I suoi membri si occupavano dell’acquisto, trasporto e consegna della droga, sfruttando conoscenze logistiche, strumenti di comunicazione criptata e insospettabili prestanome. Il gruppo aveva anche disponibilità di armi da guerra e giubbotti antiproiettile.

  1. BARBARO Francesco, nato il 13.11.1989
  2. BILACAJ Saimir, nato il 01.10.1985
  3. BLAGOJEVIC Goran, nato il 14.03.1984
  4. BRIVIO Elvio Giuseppe, nato il 18.06.1987
  5. CALABRIA Rosario, nato il 20.08.1988
  6. CIMMARRUSTI Samuel, nato il 10.03.1989
  7. CREA Santo, nato il 03.07.1978
  8. FLACHI Davide Filippo Vincenzo, nato il 14.04.1979
  9. FLAVIANO Santo, nato il 26.05.1985
  10. GULLÌ Antonio, nato il 28.05.1982
  11. GULLI Domenico Alessandro, nato il 01.10.1973
  12. GULLÌ Carmelo, nato il 18.04.1980
  13. IERACITANO Giuseppe, nato il 27.05.1981
  14. LUCCI Luca, nato il 10.11.1981
  15. MANUARDI Diego, nato il 19.09.1965
  16. MODAFFERI Antonino, nato il 17.05.1955
  17. MODAFFERI Domenico, nato il 29.10.1990
  18. MURRONE Massimiliano, nato il 01.01.1977
  19. PETRONI Luigi, nato il 01.04.1982
  20. ROSACI Santoro, nato il 03.01.1985

Oikos, i nomi degli indagati

La seconda tranche, denominata “Oikos”, si è concentrata su un sodalizio criminale radicato tra Reggio, Villa San Giovanni, Scilla e Campo Calabro. I rapporti emersi con soggetti balcanici e maghrebini rafforzano la tesi della procura: la ‘ndrangheta ha il controllo del territorio ma anche la chiave dei flussi esteri. Il gruppo era specializzato nello smercio di cocaina e hashish e utilizzava case rurali, ruderi e appartamenti abbandonati come depositi, con un linguaggio criptico per indicare i quantitativi da cedere.

  1. CARACCIOLO Antonio, nato il 24.03.1985
  2. ALAMPI Simone, nato il 01.09.2001
  3. BADONI Erzelio Ivan, nato il 03.11.1995
  4. BARDOSAN Gazmen, nato il 10.02.1992
  5. BARRECA Manuel Nicholas, nato il 10.08.2000
  6. BONFIGLIO Maria, nata il 16.10.1985
  7. BRIGANTI Santa, nata il 01.03.1989
  8. CALLÌ Ivano, nato il 11.12.1981
  9. CARACCIOLO Domenico, nato il 10.06.2005
  10. CARACCIOLO Francesca, nata il 02.01.1966
  11. CENTONZE Salvatore, nato il 12.05.1974
  12. CUTRUPI Consolato, nato il 12.12.1973
  13. D’ARRIGO Virginio, nato il 26.05.2000
  14. DE BERNARDI Giorgio, nato il 10.01.1984
  15. FICARA Miro, nato il 09.11.1991
  16. GIOFFRÈ Massimo, nato il 13.07.1990
  17. GIORGI Giovanni, nato il 13.07.1986
  18. GRECO Massimo, nato il 08.08.1985
  19. HAMDANI Abdelali, nato il 16.11.2003
  20. IACOB Stefan Octavian, nato il 12.12.2002
  21. LAGANÀ Domenico, nato il 11.03.1995
  22. LIPARI Domenica, nata il 11.03.1997
  23. MACRÌ Sebastiano, nato il 24.06.1999
  24. MANDATARI Marco Antonio, nato il 24.12.1993
  25. MARCIANÒ Pasquale, nato il 18.12.1988
  26. MARTELLO Filippo, nato il 12.11.1986
  27. MEGALIZZI Maria, nata il 05.02.2001
  28. MODAFFERI Antonino, nato il 17.05.1955
  29. MODAFFERI Gioacchino, nato il 18.09.1993
  30. MORDÀ Domenico Ettore, nato il 06.08.1981
  31. MORGANTE Domenico, nato il 08.05.1958
  32. MOTTAREALE Paolo, nato il 15.09.1983
  33. PELLEGRINO Dario, nato il 06.02.1996
  34. PELLEGRINO Domenico, nato il 28.08.1990
  35. PELLEGRINO Giuseppe, nato il 07.10.1991
  36. PIRROTTA Giuseppe, nato il 05.09.1947
  37. POLIMENI LAGANÀ Desirèe, nata il 22.07.1999
  38. QUARTARONE Tommaso, nato il 30.12.1994
  39. RACO Emilio, nato il 28.04.1998
  40. RACO Raffaele Giorgio, nato il 04.07.1969
  41. RIPEPI Paolo, nato il 31.10.1998
  42. ROMEO Domingo, nato il 14.01.1967
  43. SALLIA Giuseppe, nato il 09.11.1977
  44. SAPONE Giovanni, nato il 29.07.1993
  45. SERGIO Cristian, nato il 17.05.1982
  46. TOMASELLO Domenico, nato il 05.04.1987
  47. UTANO Sebastiano, nato il 22.06.1966
  48. UTANO Sebastiano Junior, nato il 15.01.1979
  49. VENUTI Marco, nato il 07.10.1991
  50. VISONA’ Silvia, nata il 25.03.2003
  51. VITTORIANO Andrea, nato il 22.02.1995
  52. VIZZARI Kevin, nato il 11.12.2000
  53. ZAMPAGLIONE Pasquale, nato il 11.01.1969

Per Lombardo, il lavoro non finisce con le manette: «Bisogna andare oltre il singolo arresto. Serve un cambio di prospettiva nella narrazione e nella percezione della ‘ndrangheta. Il metodo investigativo non si ferma mai, perché i fenomeni mafiosi sono permanenti e pervasivi». Una linea che la procura porta avanti in continuità con operazioni precedenti, come “Malèa”, “Metameria” e “Crypto”.

Se la lotta alle mafie è fatta anche di parole, oggi quelle parole pesano come pietre: la Calabria è al centro del sistema, e la ‘ndrangheta continua a proporsi come interlocutrice privilegiata dei mercati criminali globali.