I lavoratori part-time a 18 ore di Miur, Mibact e Giustizia denunciano l’assenza di soluzioni strutturali
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Nei radar dell’attuale legge di Bilancio sono assenti le proposte riguardanti i lavoratori precari del Miur, Mibact e Giustizia reclutati a seguito di procedura concorsuale e prossimi alla scadenza contrattuale. Si tratta di personale reclutato con contratto part-time a 18 ore settimanali e a tempo determinato. Prestano servizio nelle strutture ministeriali (Puglia, Sicilia, Calabria, Campania) cercando di colmare quotidianamente l’annosa carenza di personale evidente nei Ministeri dove operano, con uno dispendio di esperienza e professionalità di non poco conto.
La scadenza dei contratti di questi lavoratori, più precisamente per le aree del Mibact e Giustizia, è prossima (marzo 2026), mentre per l’area del Miur è prevista a seguire (luglio 2026). Il lavoro di questo personale è riconosciuto ampiamente dalle sedi in cui prestano servizio ma, purtroppo, meno dalle sedi ministeriali nazionali, che hanno manifestato il loro disinteresse verso questi lavoratori lamentando la mancanza di fondi. Di conseguenza sembra evidente l’intenzione di licenziare il personale precario in questione.
Tutto ciò avrà gravi ripercussioni nelle sedi ministeriali che accolgono questi lavoratori, ma anche nelle sfere private e personali degli stessi, molti dei quali ultra cinquantenni e monoreddito. Tutto ciò sarebbe una vera e propria beffa dopo anni di precariato e di contratti part-time a 18 ore settimanali.
In Calabria, in particolare, questi lavoratori avevano ricevuto piena solidarietà dal presidente Roberto Occhiuto, che si era da sempre ripromesso di chiudere definitivamente con il precariato e di trovare soluzioni definitive per i lavoratori.
Nel frattempo sono in programma alcune manifestazioni per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle sorti drammatiche di questi lavoratori: il 03/12/2025 presso la Prefettura di Reggio Calabria alle ore 10:30 e il 10/12/2025 presso la Prefettura di Catanzaro alle ore 10:30. Seguiranno aggiornamenti.

