La prima sezione penale della Corte d’Appello di Reggio Calabria, presieduta dal dott. Alfredo Sicuro, all’udienza del 20 novembre 2025 ha riformato la sentenza del GUP di Reggio Calabria, assolvendo con formula piena Lucia Catalano per non aver commesso il fatto.

In primo grado la legale rappresentante della CS Consulting era stata condannata a quattro anni di reclusione in sede di giudizio abbreviato dal GUP dott.ssa Giuseppina Laura Candito, nell’ambito dell’operazione “Lucignolo”.

L’indagine della DDA aveva portato a una serie di misure cautelari l’8 aprile del 2022, ipotizzando l’esistenza di un’associazione a delinquere dedita alla commissione di numerose truffe nel campo della formazione, con rilascio di titoli di studio privi di alcun valore.

L’Avv. Michele Vaira ha dichiarato: «La Corte d’Appello di Reggio Calabria ha fatto giustizia di una sentenza di primo grado totalmente irrazionale, completamente priva di logica giuridica, che ha ignorato le schiaccianti prove a discarico, appiattendosi acriticamente sulle conclusioni del Pubblico Ministero.

I Giudici d’Appello hanno anche censurato la decisione del Giudice che in primo grado aveva negato alla difesa la possibilità di introdurre nuove prove a discarico provenienti dall’indagine parallela della Procura di Trani, “Zero Titoli”.

La mia cliente, consapevole della sua innocenza, ha sempre nutrito una totale fiducia nei confronti della Giustizia, certa che la verità sarebbe prima o poi emersa. E la verità, provata documentalmente, è che la mia assistita non ha commesso alcun reato, essendo stata truffata a sua volta dalla famiglia Modaffari».