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«Ci sono luoghi che dovrebbero essere curati e custoditi. Luoghi dell’anima, che fanno parte della storia e che portano dentro ricordi di un dolore sempre vivo. Invece vengono vandalizzati, distrutti, deturpati senza rispetto alcuno di ciò che rappresentano. Provo molta rabbia e tanta amarezza per quanto avvenuto e mi auguro venga fatta chiarezza su questo atto spregevole. Ringrazio la Città Metropolitana che tempestivamente ha provveduto a ripristinare la teca e ringrazio il primo cittadino per le sue parole». Pietro Canonico esprime così la gratitudine al sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, che gli ha prontamente manifestato vicinanza dopo l’accaduto e che ha risposto con un concreto gesto di solidarietà, riparando la teca dedicata al figlio Gianluca e nei giorni scorsi danneggiata.
La teca delle Frecce Tricolori è stata posizionata da Libera nel 2015 nell’ambito della campagna “Il ricordo lascia il segno”.
«Hanno distrutto la teca delle Frecce Tricolori dedicata a mio figlio, rimasto vittima a soli 10 anni di una sparatoria. Un atto – sottolinea Pietro Canonico – che ha richiesto tempo, rumore e l’uso di grossi sassi, in pieno centro in una piazza Castello perfettamente illuminata. Un torto a chi lotta tutti i giorni per la legalità. Questo è lo spaccato di quella parte della società che ancora è permeata da una subcultura mafiosa intrisa di illegalità», incalza papà Pietro.
Gratitudine e bisogno di chiarezza sull’accaduto
Papà Pietro ringrazia, dunque, ma invoca chiarezza e risposte da parte degli organi competenti e deputati al controllo e alla vigilanza dell’area, un bene comune arricchito dalle tante storie che aleggiano, tra le quali quella del
figlio Gianluca. Dunque un prezioso spazio di memoria collettiva.
«Tutto è avvenuto proprio in un luogo monitorato e presidiato da militari. Nelle vicinanze di Procura e Tribunale, come uno smacco allo Stato, alla città e a tutti i reggini onesti», Dichiara ancora papà Pietro.
Gianluca nel cuore dei reggini
«Non vogliamo pensare – ha dichiarato il sindaco Giuseppe Falcomatà – che l’atto sia stato rivolto al piccolo innocente Gianluca, ma è evidente che si tratta di un grave episodio vandalico, consumatosi in un luogo centrale e anche sorvegliato, che non può lasciare indifferenti, perché la memoria del piccolo Gianluca, resti sempre da monito ed accompagni la comunità dei reggini onesti, la stragrande maggioranza, sulla strada della legalità e della giustizia.
Grazie alla segnalazione pervenuta nei giorni scorsi e al lesto intervento dei tirocinanti in servizio presso il Settore 5 Formazione Professionale della Città Metropolitana, la stele è stata prontamente riparata. Da parte nostra auspichiamo che si faccia piena luce su quanto accaduto e che l’intera squadra Stato faccia sentire la sua piena vicinanza al papà Pietro, restituendogli la necessaria serenità, nel ricordo del suo piccolo angelo che da decenni ormai è entrato nel cuore di tutti i reggini». Così il sindaco metropolitano di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà.

