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Un nuovo corso per l’Università Mediterranea, nuove elezioni per individuare il rettore che dovrà traghettare l’ateneo reggino attraverso le difficili ed agitate acque che lo hanno travolto dopo l’inchiesta “Magnifica” su presunti concorsi truccati che aveva coinvolto il rettore Marcello Zimbone e il prorettore vicario Pasquale Catanoso.
Una partita che si mostra apertissima e che adesso però ha recitato il primo atto ufficiale: il decreto rettorale pubblicato dal decano (e rettore rei gerendae causa dopo la nomina del Ministero) Feliciantonio Costabile apre le danze di un periodo complesso, dopo il quale l’ateneo dovrà dotarsi di una nuova governance. Si andrà subito al voto tra poco più di un mese, il 18 luglio, mentre ci sarà ancora meno tempo per la presentazione delle candidature: chi vorrà ricoprire il ruolo di rettore dovrà sottoscrivere la sua candidatura entro e non oltre il 10 luglio. Ma iniziano già a inseguirsi i rumors su chi potrà essere il candidato, con una prima rosa di nomi che inizia a circolare tra le aule dell’ateneo.
Come si vota
Il decano Feleciantonio Costabile ha indetto le elezioni per la nomina del Rettore dell’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria. Le votazioni si svolgeranno secondo il seguente calendario:
– 18 luglio – prima votazione;
– 19 luglio – eventuale seconda votazione;
– 20 luglio – eventuale terza votazione.
In caso di mancata elezione alla terza votazione, si procederà al ballottaggio ai sensi e per gli effetti di cui ai commi 7 e 8 dell’art. 17 dello Statuto di Ateneo, che si terrà il 22 luglio 2022.
Le votazioni avranno luogo nei locali dell’Università Mediterranea, in via dell’Università n. 25, dalle ore 9 alle ore 17. Il mandato ha la durata di sei anni e decorrerà dalla data della nomina da parte del Ministro dell’Università e della Ricerca.
Il prof. Costabile ha dichiarato: «Il senato accademico e il consiglio di amministrazione di Ateneo hanno lavorato in questo mese e mezzo, sotto la mia presidenza, per portare alla normalità tutte le attività interrotte in conseguenza delle interdizioni e hanno subito adottato all’unanimità alcuni provvedimenti in conformità alle sentenze del Tar in materia di funzionamento degli organi e alle disposizioni della c. d. Legge Gelmini sull’esercizio delle cariche accademiche, sentenze e disposizioni inattuate da un decennio. Al di là del merito dei provvedimenti, essi sono un chiaro segnale del ritorno ai principi di legalità, ai quali si è sempre attenuta e ispirata la stragrande maggioranza dei docenti e del personale tecnico e amministrativo e bibliotecario. La Mediterranea torna così a presentare alla città e alla Calabria quell’offerta didattica, di cui il Ministero ha riconosciuto l’alta qualità, e quella eccellenza nella ricerca, che è stata sancita per il nostro Ateneo dall’Agenzia Nazionale per la Valutazione dell’Università».
Prime indiscrezioni sui candidati a rettore
Intanto, la partita sul nuovo rettore è adesso ufficialmente aperta, soprattutto dopo la pubblicazione del decreto rettorale: le candidature si avranno solo il 10 luglio, ma gli incontri continuano a susseguirsi e le riunioni, formali e informali, riempiono le agende del corpo elettorale. Iniziano ad emergere infatti i primi nomi dei papabili candidati: uno di questi è certamente il professor Giuseppe Zimbalatti, ai vertici del Dipartimento di Agraria negli anni scorsi e già direttore generale dell’Università Mediterranea, un nome certamente di peso per la competizione elettorale. A questi si aggiunge anche il nome di Claudio De Capua, ex pro rettore alla Ricerca ed al Trasferimento Tecnologico dell’ateneo reggino ed inserito dalla Stanford University nella classifica dei “top 2% Scientist of the world” nel 2020: una candidatura anche questa molto forte, anche alla luce dell’impegno del docente nella cosiddetta terza missione e nel rapporto con le istituzioni regionali che lo hanno visto impegnato in prima fila nelle competition per startup e nel Contamination Lab. Una terza candidatura, invece, potrebbe pervenire dall’area di Ingegneria: è quella del professor Nicola Moraci, già Pro Rettore alla Ricerca dell’Università Mediterranea e ex direttore del Dipartimento di Ingegneria Civile, dell’Energia, dell’Ambiente e dei Materiali dell’Università Mediterranea.