Ancora un fine settimana di grande musica con gli eventi del “Rapsodie Agresti Calabriae Opera Musica Festival”: la rassegna, diretta da Domenico Gatto e Renato Bonajuto e promossa da Traiectoriae, con il sostegno del Mic - Fondo nazionale per lo spettacolo dal vivo, ha proposto, tra venerdì e domenica scorsi, due concerti che hanno spaziato dalla lirica alla musica barocca, approfondendo diversi stili.

Come il percorso nella musica di autori del meridione, offerto dal concerto “Le voci del Mediterraneo”: l’intensità interpretativa del soprano Chiara Aracri e il sapiente tocco pianistico di Letizia Sansalone hanno tratteggiato un viaggio tra le arie di artisti meno noti al pubblico - da Florimo a Frontini, a Manfroce - ma musicalmente di grande interesse. Compositori legati alla propria terra e che hanno saputo sviluppare l’influenza della scuola napoletana nelle loro opere, proposte accanto a quelle di autori come Pergolesi, Cherubini, Bellini e Cilea. Colori e sfumature differenti, per un momento musicale di grande coinvolgimento, ospitato - dopo il successo del concerto dello scorso 29 novembre - dall’Ace - Centro di medicina solidale di Pellaro: una sinergia, quella tra la struttura ed il festival, che rappresenta un valore aggiunto per questo evento, in cui l’aspetto sociale, della cura, del benessere interiore che si realizza attraverso l’arte, si è unito alla magia delle note e della cultura.

Di grande rilievo ed originalità anche l’altro appuntamento promosso dal Festival, in questo fine settimana, ovvero il concerto di musica barocca “Dedicato a O. Michi”: al Palazzo della Cultura di Locri sono risuonate le composizioni del virtuoso dell’arpa e autore secentesco Orazio Michi, le cui opere sono state oggetto di un progetto di recupero curato dal musicologo Antonio Bellone Il soprano Francesca Donato, insieme ad Albarosa Di Lieto all’arpa, Fausto Castiglione alla viola da gamba, Giuseppe Di Nardo al liuto, e Donato Castagna al tamburo e ai sonagli, hanno dato vita ad un programma in cui - su elaborazione strumentale del repertorio eseguita dal maestro Luca Sposato - hanno affiancato alle composizioni di Michi altri brani, arie e cantate del repertorio barocco, spaziando tra le note di Monteverdi e Frescobaldi, ma anche di altri musicisti dell’epoca, come John Dowland, Giovanni Felice Sances, Barbara Strozzi, Henry Purcell. Un percorso coinvolgente, dunque, che ha approfondito la conoscenza di uno stile musicale, in un viaggio affascinante tra sonorità e sfumature.

Dopo il successo di questi eventi, il “Rapsodie Agresti Calabriae Opera Musica Festival” proseguirà, a fine dicembre, con altri appuntamenti che chiuderanno l’intensa programmazione dell’edizione 2025 della rassegna.