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La giuria ha le idee chiare, così lo scorso weekend il Ministero ha annunciato che la proclamazione della Capitale della Cultura 2027, a cura del ministro Alessandro Giuli e prevista entro il 28 marzo, avrà luogo già domani, mercoledì 12 marzo, nel corso di una cerimonia ufficiale che si terrà, alle ore 11.30, presso la sala Spadolini del Ministero della Cultura. Tra le dieci città finaliste anche la calabrese Reggio con il suo “Cuore del Mediterraneo”. La cerimonia avverrà alla presenza della Giuria di selezione, pronta a distanza di due settimane dalle audizioni a indicare al Ministro il progetto vincitore, e dei rappresentanti delle città candidate.
Reggio, unica città candidata tra le dieci finaliste della Calabria, aveva iniziato questa avventura in compagnia di altre tre calabresi: Taverna nel catanzarese (con il progetto “Bellezza interiore”), Morano Calabro e Aiello Calabro nel cosentino (rispettivamente con i dossier “Morano Calabro: Le Quattro Porte del Sapere. Un Viaggio tra Cultura, Scienza, Natura e Spiritualità” e “Ajello terra antica et grossa et nobile et civile…”). A continuare a battere fino alla fine è stato “Il cuore del Mediterraneo” di Reggio Calabria. Sapremo domani quale dossier sia stato considerato meritevole del milione di euro che il Ministero ha messo a disposizione per la città vincitrice, con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio culturale italiano, favorendo la crescita delle città italiane attraverso la cultura.
Il sindaco di Reggio, Giuseppe Falcomatà, accompagnato questa volta da una delegazione molto ristretta, è pronto a partire. Proprio nei giorni scorsi ha voluto riunire attorno ad un tavolo, a palazzo San Giorgio, tutti gli attori che hanno contribuito all’avvio di questo percorso per commentare coralmente l’esperienza di per sé significativa e dallo stesso definita «la più emozionante di questi quasi undici anni di amministrazione. Abbiamo fatto vedere ciò che davvero siamo in termini di gioco di squadra, di condivisione di un percorso che deve, comunque, andare avanti».
Le dieci finaliste
In corsa per il titolo, con Reggio Calabria, ci sono altre meravigliose località italiane:
Alberobello (Puglia) – “Pietramadre”
Aliano (Basilicata) – “Terra dell’altrove”
Brindisi (Puglia) – “Navigare il futuro”
Gallipoli (Puglia) – “La bella tra terra e mare”
La Spezia (Liguria) – “Una cultura come il mare”
Pompei (Campania) – “Pompei Continuum”
Pordenone (Friuli Venezia Giulia) – “Pordenone 2027. Città che sorprende”
Reggio Calabria (Calabria) – “Cuore del Mediterraneo”
Sant’Andrea di Conza (Campania) – “Incontro tempo”
Savona (Liguria) – “Nuove rotte per la cultura”
Un mare in mezzo alle terre
«La Città di Reggio Calabria è storicamente legata alle vicende che hanno attraversato il Mare Mediterraneo. Dal Mare Nostrum, che per millenni ha segnato la storia della comunità umana, crocevia di popoli e di culture, tradizioni, miti, scambi culturali e commerciali, Reggio trae la sua forza, la sua bellezza e la sua identità più profonda. Un mare in mezzo alle terre, il cui valore storico si rinnova incessantemente proprio come le onde che da sempre lo attraversano, mentre fa appello al comune senso di responsabilità ed al dialogo tra i popoli con l’obiettivo di garantire un futuro di pace per la comunità umana». Queste le motivazioni che introducono il dossier “Cuore del Mediterraneo” presentato al Ministero per formalizzare la candidatura.
Tre le direttrici sviluppate nel progetto: Innovazione, Reggio Calabria come laboratorio di sperimentazione culturale all’avanguardia in cui la tecnologia si intreccia con la creatività; Accoglienza e Fruizione, cultura accessibile a tutti, con percorsi dedicati e attività inclusive; Sostenibilità, un modello di sviluppo culturale attento all’ambiente e al benessere del territorio.
L’attesa del responso e le sfide future
Alla città vincitrice sarà assegnato un contributo di un milione di euro per attuare il programma culturale presentato nel dossier di candidatura.
Già prima delle audizioni Reggio aveva incassato il sostegno delle amministrazioni di tutti i Comuni capoluogo di provincia calabresi, Catanzaro, Cosenza, Vibo Valentia e Crotone e di molti comuni dell’area metropolitana, segno dell’impronta di coralità che questa avventura lascerà comunque dietro di sé. Una comunione di intenti che sarà decisiva e strategica per il prosieguo del percorso. Anche se domani, forse soprattutto, l’esito non dovesse essere favorevole e il milione di euro non fosse spendibile in riva allo Stretto.
Per altro il sindaco Giuseppe Falcomatà, in occasione del recente incontro, convocato prima della proclamazione, ha sottolineato la consapevolezza secondo la quale «Reggio ha già vinto. Il metodo di condivisione e di proposta, adottato nell’affrontare questo percorso e apprezzato da tutte le realtà coinvolte, è già realtà». Dunque, ben vengano il prestigio di questo titolo e il milionario contributo economico, ma intanto c’è una preziosa esperienza già avviata di cui fare tesoro e che costituirà un modello per le prossime sfide alla quale la città di Reggio, Capitale o non Capitale della Cultura 2027, sarà chiamata per investire al meglio le risorse milionarie di cui è già destinataria in forza della programmazione comunitaria. Certamente il frangente è cruciale per una serie di trasformazioni già in atto e per altre in attesa di essere governate e attuate.
La proclamazione del Ministro e la delibera del CdM
A seguito della proclamazione, il titolo di Capitale italiana della Cultura sarà formalmente conferito dal Consiglio dei Ministri, con propria delibera, dietro proposta del ministro della Cultura, che recepisce la raccomandazione della Giuria di selezione.

