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«Il teatro deve essere un luogo d’incontro, recuperando l’essenza del Teatro Greco, deve rappresentare la realtà e il sogno. Incuriosire, condividere, distribuire conoscenze ed emozioni. Deve diventare amplificatore delle diverse forme d’arte, tra musica, teatro, ma anche luogo di formazione per le giovani generazioni.
Teatro aperto al territorio,ma apertissimo verso il Mediterraneo,l’Italia è spazio d’incontro di sfide,con la porta aperta nella antica tradizione dell’accoglienza e del “Favorite”,come se aprissimo le porte della nostra casa»
Le parole di Antonio Calabrò nuovo direttore artistico, riecheggiano nella sala conferenze del Dopolavoro Ferroviario, come claim e manifesto di quella che sarà l’attività culturale e sociale del Teatro Metropolitano. Direzione artistica quale management culturale ed opportunità per il tessuto sociale della città.
Nella sala gremita di gente ,il presidente del Dlf Nino Malara presentando il nuovo percorso artistico, ringrazia Benvenuto Marra che ha tracciato il solco nei primi 6 anni di direzione,su un cammino in evoluzione e ringrazia anche il consiglio di amministrazione Dlf ,per avere condiviso la proposta della nuova direzione teatrale, sottolineando le attività svolte e gli spettacoli realizzati con il coinvolgimento del mondo e delle famiglie dei ferrovieri.
Ogni storia ha un suo svolgimento e si volta pagina per una sliding door che si proietta al futuro ed alla prossimità della cultura. Antonio Calabrò, ferroviere, appassionato di musica e di letteratura, sceneggiatore di piéce e spettacoli ,scrittore ed autore di libri, di cui l’ultimo “Prenderò il dolore tra le braccia” edito da Laruffa.
«Ringrazio il presidente Malara per avermi voluto quale direttore artistico del Teatro e inizio un cammino che sarà pieno di impegni gravosi, con tante opportunità e responsabilità. Il mio pensiero pieno d’affetto è per il gruppo di amici dell’Associazione Culturale L’Amaca, con cui condivido esperienze artistiche uniche che mi hanno permesso di essere adesso qui, con questo ruolo. Il Teatro Metropolitano, dopo il Teatro Cilea, è la seconda ed unica struttura teatrale della città concepita come tale e sarà aperto a tutti e desidero che sia fruibile dal lunedì alla domenica.
Penso al teatro, a Pirandello, ma anche alle espressioni d’avanguardia ed alla musica italiana ,al rock, alla musica classica, all’Opera, ai Beni Architettonici e culturali, ai libri, alla formazione, aprendosi alle scuole.
In questo progetto non sarò solo e ho pensato di creare un gruppo di consulenti specializzati e qualificati: Gigi Miseferi per il teatro, Alessandro Tirotta per la Musica classica, Fulvio D’Ascola per la musica, cultura e comunicazione, Angelina De Salvo per la cultura ed i beni culturali ed architettonici, Edoardo Pedà per la musica e Benvenuto Marra per lo spettacolo. I servizi tecnici saranno curati da Marcello Alampi».

