Si terrà giovedì 19 dicembre alle ore 10:00, presso l'I.C. di S. Giorgio Morgeto - Maropati l'atteso convegno sul grande compositore, musicologo e bibliotecario sangiorgese Francesco Florimo.

Nel corso dell'evento, che vede il patrocinio del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, dell'UNESCO, del Comune di S. Giorgio Morgeto e dell'Ente Parco d'Aspromonte, realizzato dalla Reale Accademia Filarmonica di Gerace, della quale è presidente il dr. Giacomo Oliva, pronipote dell’illustre personaggio, sarà presentata la pubblicazione «Francesco Florimo - compositore, musicologo, bibliotecario - S. Giorgio Morgeto 1802, Napoli 1888».

L'appassionata e storica ricerca sullo straordinario artista sangiorgese è stata condotta e riportata in un interessantissimo opuscolo destinato in particolare ai giovani studenti del paese pianigiano dal dr. Giacomo Oliva, anch'egli sangiorgese e già funzionario del Museo Archeologico di Reggio Calabria che, nell’occasione, presenterà il suo prezioso lavoro.

Ma chi è stato Francesco Florimo e quale il curriculum che lo ha visto come il più importante bibliotecario del famoso Conservatorio S. Pietro a Majella di Napoli, fondato nel 1808, per oltre 60 anni, dal 1826, anno del trasferimento nell’attuale sede, al 1888, anno della sua morte.

Dello stesso conservatorio, dopo essersi distinto quale studente, fu direttore tra gli altri, dal 1916 al 1935, il compositore palmese Francesco Cilea.

È proprio grazie a quest’opera certosina di Oliva, semmai ce ne fosse bisogno, viene restituita la popolarità che merita all'illustre cittadino di S. Giorgio.

Francesco Florimo, il cui nome ancora risuona di ben meritata fama fra gli storici e gli artisti di musica italiani ed esteri, nasce a San Giorgio Morgeto da Michelagelo e Mariantonia Oliva il 10 ottobre del 1802, fratello di Valentino, Antonio, Carlo, Giuseppe, Tiberia e Giuseppina. Iniziò i suoi studi giovanili nel fiorente Convento dei P.P. Domenicani della sua città e ve li condusse con grande interesse finché, avendo suo zio Don Francesco Florimo, che fu il suo primo maestro di musica, individuata la sua tendenza alle arti musicali, fu mandato sedicenne (1818) a Napoli a studiarvi in quel famoso Conservatorio sotto la direzione del maestro Zingarelli.

Il suo vistoso epistolario ed i documenti numerosi che lo riguardano e che si conservano nell’Archivio del Conservatorio di San Pietro a Majella di Napoli, darebbero materia per una trattazione a parte di questo illustre sangiorgese.

Ebbe celebri compagni, fra i quali Vincenzo Bellini e Saverio Mercadante e tutti gli rimasero amici per la sua squisita gentilezza di animo. Musico e compositore valente, esordì con una cantata in onore del Duca di Nola, proseguì poi con alcune Messe, compose inoltre un «Dixit» e finalmente creò parecchie sinfonie e melodie da camera.

La celebrità del Florimo è dovuta soprattutto a questa sua cordiale e sincera amicizia per il grande Bellini, di cui fa pure, oltre al resto, testimonianza il suo volumetto sulla «Traslazione delle ceneri di Vincenzo Bellini» (Nap. – Moreno – 1877), e all’opera veramente magistrale da lui condotta con pazienza, assiduità e tenacia che fu il riordinamento dell’Archivio di S. Pietro a Majella e che culminò con la «Storia della Scuola Musicale di Napoli», in quattro imponenti volumi.

La Biblioteca e l’Archivio del Conservatorio altro non era, prima che egli vi ponesse mano, se non un’accozzaglia di un centinaio di volumi e di numerosi documenti disordinati, mentre per merito esclusivamente suo divennero una biblioteca e un archivio pregevolissimi per il ricco materiale che vi lasciò: elencò tutto in otto voluminosi cataloghi che sono una guida preziosa per gli studiosi, raccolse ben quattromila autografi e numerosi oggetti appartenuti agli artisti più illustri, corredò quell’Archivio di un rilevante numero di ritratti di musicisti e di artisti, opere tutte di valorosi e celebri pittori.

Fu insignito di varie decorazioni poiché fu Grande Ufficiale della Corona d’Italia, Cavaliere dei S.S. Maurizio e Lazzaro, Cavaliere di San Michele di Baviera; decorazioni che furon donate al Municipio di San Giorgio ove si conservano, meno quello dell’ordine di Baviera che per statuto dell’Ordine stesso ha dovuto essere restituito.

Morì Don Ciccio Florimo a Napoli nel pomeriggio del 18 dicembre 1888 dopo aver lungamente vissuto, molto viaggiato, ancor più lavorato e moltissimo amato.

I lavori saranno introdotti dal prof. Alessia Mancuso a cui seguiranno gli interventi del Dirigente Scolastico dell’I.C. prof. Modesti Genesio, del sindaco dr. Salvatore Valerioti e del parroco don Antonello Sorrentino.

Nel corso dell'iniziativa sarà allestita anche una mostra di cimeli appartenuti all'illustre personaggio messi a disposizione dallo stesso dr. Oliva, diretto discendente per parte materna, a cura di Alessia Mancuso nell'ambito del progetto finanziato dall'Ente Parco dell'Aspromonte «Uomini illustri dell'Aspromonte» - Seconda edizione 2025 e sarà proiettato, a cura di Salvatore Silivestro, un breve video della Biblioteca - Museo del Conservatorio S. Pietro a Majella su musiche dello stesso Florimo, cui tutto o quasi si deve, nel corso della sua sessantennale direzione.