Il Comune di Gerace, la Cattolica di Stilo ed il Monastero ortodosso di san Giovanni Theristìs a Bivongi sono i luoghi del comprensorio reggino inseriti nella tentative list dell’Unesco (l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura) come candidate alla lista dei patrimoni dell’umanità, nell’ambito del percorso “Testimonianze della cultura italo-greca tra Alto e Basso Medioevo”.

La città di Gerace

La città di Gerace è stata iscritta nella tentative list perché «è l’esempio più rappresentativo e meglio conservato di assetto urbano appartenente al mondo bizantino in Occidente. È una delle pochissime città antiche della Calabria che ha mantenuto il tessuto urbano originario. Impregnata di spiritualità, cultura e costumi greco-orientali, accanto ad un parallelo e rafforzante processo di “bizantinizzazione” civile dell’insediamento fortificato, Santa Ciriaca – Gerace presenta una straordinaria concentrazione di chiese greco-ortodosse».

La Cattolica di Stilo

Edificata tra il X e l’XI secolo, è un «eccezionale esempio di edificio ecclesiastico caratteristico della “matura architettura bizantina”. È un autentico simbolo di spiritualità, soprattutto per la sua integrazione nel paesaggio, di cui diventa parte, che crea e influenza. Stilo, all’epoca della sua costruzione, fu il principale centro bizantino della regione e polo d’attrazione di eremiti e monaci basiliani che cercarono rifugio nelle sue grotte, creando nella zona un insediamento rupestre di enorme importanza. La chiesa ha pianta a croce greca inscritta in un quadrato, con tre absidi disposte simmetricamente attorno ad una cupola centrale».

Il Sacro Monastero ortodosso di S. Giovanni Theristìs in Bivongi

San Giovanni Theristis a Bivongi, sorto nell’XI secolo «come primo monastero in Italia fondato da monaci provenienti dal Monte Athos, raffigura l’ultimo monumento italo-greco di epoca bizantina e costituisce la più chiara testimonianza architettonica del passaggio all’epoca latina. La “basilica” si presenta come una chiesa bizantina, ma con dimensioni normanne».