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TURISMO | Reggio, Palmi e Roccella le destinazioni principali ma a San Ferdinando, Condofuri e Brancaleone i soggiorni più lunghi

Questo il quadro, riferito al 2022, emerso dal piano turistico Metropolitano 2024-2026 adottato a palazzo Alvaro lo scorso marzo. Il Castello Ruffo di Scilla, la Cattolica di Stilo le bellezze del Parco Nazionale dell’Aspromonte tra le punti di interesse più apprezzati

TURISMO | Reggio, Palmi e Roccella le destinazioni principali ma a San Ferdinando, Condofuri e Brancaleone i soggiorni più lunghi

Prima ma per un turismo mordi e fuggi. Neppure due notti in media a turista. La città di Reggio è la prima destinazione metropolitana: in tanti la scelgono e la preferiscono ma non vi sostano. Nel 2022 sono stati 68.752 (39,3% del dato complessivo) i turisti arrivati a Reggio Calabria città, ma senza sostare a lungo. Tra le destinazioni reggine, dopo Reggio città anche Palmi (14.423 arrivi; 8,7%), Roccella Jonica (11.470; 6,6%), Santo Stefano in Aspromonte (9.100; 5,2%) e dopo ancora la perla della costa Viola, Scilla (8.891; 5,1%). Dietro ci sono Siderno (8.404; 4,8%), Villa San Giovanni (6.376; 3,6%), Rosarno (6.091; 3,5%), Cittanova (4.178; 2,4%) e, infine, San Ferdinando (3.850; 2,2%). Questa l’analisi degli arrivi, con i quali si intendono turisti che trascorrono poco tempo, dunque delle brevi permanenze sul territorio metropolitano di Reggio Calabria.

Le presenze

Il dato delle presenze, legato alla durata del soggiorno, restituisce numeri diversi ma una classifica molto simile. Sempre Reggio città la prima destinazione metropolitana con 129.072 turisti (28,3% del dato complessivo). A deporre a favore è il numero dei turisti, non il protrarsi della permanenza in sè. Seguono Palmi (47.561; 10,5%), Roccella Jonica (11470; 6,6%), con un balzo in avanti San Ferdinando (31.129; 6,8%), che precede Brancaleone (25.260; 5,6%), Siderno (24.894; 5,5%), Scilla (17.620; 3,9%), Santo Stefano in Aspromonte (16.908; 3,7%), Rosarno (14.001; 3,1%). Infine, Caulonia (12.592; 2,8%) che con Brancaleone neppure figura tra gli arrivi per il numero evidentemente più basso di turisti che però si fermano più a lungo.

I soggiorni più lunghi

L’analisi della permanenza media restituisce, infatti, uno scenario differente. Nel rapporto tra presenze e arrivi, spiccano San Ferdinando con un valore pari a 8,1 notti per ciascun turista, seguita da Condofuri (8,0) e Brancaleone (7,0). Reggio Calabria, dove il numero dei turisti è superiore, ha una permanenza media pari a 1,9 notti per turista. Reggio città si colloca così al 23° esimo posto tra le località monitorate. Dunque Reggio si sceglie dome destinazione, si arriva ma si riparte dopo solo qualche giorno. Le permanenze non sono lunghe.

In generale, tuttavia, la permanenza media sul territorio metropolitano è significativamente inferiore al dato regionale: 2,4 a fronte di un dato medio regionale di 4,6 notti per turista. Questo dato è relativo al 2023.

Il piano turistico metropolitano

Questa l’analisi degli arrivi a livello comunale riferita al 2022, anno disponibile più recente, a cura di Demoskopica, società individuata con apposita procedura, per supportare la Città Metropolitana di Reggio Calabria nella stesura del Piano turistico metropolitano 2024-2026, approvato dal Consiglio Metropolitano lo scorso marzo.

È bene sottolineare che il documento, con riferimento all’analisi degli arrivi e delle presenze per Comune, si avvale di dati risalenti al 2022, dunque precedenti al potenziamento dell’offerta volativa del Tito Minniti, intervenuta lo scorso anno. Precedenti a essa sono anche i dati risalenti al 2023, in cui la Città Metropolitana di Reggio Calabria ha registrato complessivamente oltre 191 mila arrivi e quasi 463 mila presenze, con un incremento rispettivamente del 9,4% e dell’1,7% rispetto all’anno precedente e ma con una contrazione ancora da recuperare rispetto al periodo pre covid.

«Il piano Turistico metropolitano è un documento frutto di una progettazione partecipata e condivisa con gli stakeholder, al fine di individuare e tracciare uno schema realistico relativo ai dati ed alle potenzialità delle nostre realtà turistiche, oltre che le prospettive di crescita. Compito della Città Metropolitana mettere in campo politiche utili a superare le criticità, a realizzare le potenzialità e a valorizzare l’identità e le diversità della destinazione turistica territoriale: dal turismo balneare e del benessere a quello culturale, passando per il turismo enogastronomico, naturalistico fino a quello religioso», afferma il consigliere metropolitano Giuseppe Ranuccio.

Punti di interesse

Ecco le destinazioni più note e ricercate su Google, al 18 marzo 2024: Reggio Calabria, Scilla, Gerace, l’area dell’Aspromonte, Pentidattilo, Villa San Giovanni, Roccella Jonica, Gioia Tauro, Siderno e Bova Marina. Più note ma non sempre tra le destinazioni che si raggiungono e in cui ci si ferma, pernottando. Gerace e Bova Marina, per esempio, non figurano tra le destinazioni principali di arrivi e presenze e Scilla non è tra le prime per percentuali.

Con riferimento ai punti di interesse della Città Metropolitana di Reggio Calabria, la maggior parte riguardano attrattive turistiche presenti nella città di Reggio Calabria ma tra i più popolari figurano anche il Castello Ruffo di Scilla, la Cattolica di Stilo le bellezze del Parco Nazionale dell’Aspromonte.

Tuttavia l’appeal sui punti di interesse reggini è al di sotto della media regionale (41,8%) con il 38,3%. Cosenza e Vibo Valentia e Cosenza rispettivamente segnano 46,8% e 45,9%, Crotone 42,5% e Catanzaro 36,7%. C’è da dire che la tendenza positiva verso la destinazione della Citta Metropolitana è confermata dal fatto che, nell’arco temporale considerato (01/01/2021 – 20/03/2024), Reggio Calabria si posiziona al 2° posto tra le città calabresi di destinazione per interesse della domanda da parte del mercato italiano, dopo Lamezia Terme.

Offerta ricettiva

Sul fronte dell’offerta ricettiva, nella Città Metropolitana di Reggio Calabria, il comparto alberghiero assorbe l’83,1% degli arrivi e il 74,1% delle presenze mentre la componente extra alberghiera (campeggi, case vacanza, B&B, ostelli, etc.) registra la quota più bassa del 16,9% per gli arrivi e del 25,9% per i pernottamenti.

Turismo straniero

Nel 2023 le provenienze più significative sono state Stati Uniti, Germania, Francia, Australia, Canada, Svizzera. E, ancora, Grecia, Brasile, Argentina, Spagna, Regno Unito, Paesi Bassi, Polonia, Belgio e Romania. In tutto 26mila arrivi e oltre 69mila presenze rappresentano rispettivamente il 76,8% e il 72,7% delle quote sul totale del mercato estero. In cima, inoltre, per permanenza media, si collocano i turisti provenienti da Canada, Australia e Romania.

Turismo italiano

Sempre nel 2023 unitamente ai turisti calabresi, le maggiori provenienze sono siciliana, campana, laziale e lombarda. Circa il 75% del totale dei flussi turistici della destinazione rispettivamente con quasi 120 mila arrivi e poco meno di 274 mila presenze.

La fidelizzazione

Tra i turisti italiani e stranieri che sono già stati in vacanza nella Città Metropolitana di Reggio Calabria prevale, altresì, un elevato orientamento a visitarla nuovamente. A trainare questa propensione sono il clima, le attrazioni naturali, le offerte enogastronomica, il buon rapporto qualità prezzo, mare e il patrimonio, storico, artistico e culturale. Seguono accoglienza, ospitalità, offerta turistica, attenzione alla sostenibilità, qualità dell’offerta ricettiva, la facilità di visita per i turisti e la raggiungibilità delle mete. Tra le criticità invece le infrastrutture e i servizi di trasporto, la pulizia dei luoghi da visitare, i servizi di informazione per i turisti, la sicurezza sociale, l’offerta eventi di intrattenimento e l’offerta sanitaria.

La stagionalità

La Città Metropolitana di Reggio Calabria è l’unico, tra i cinque territori provinciali calabresi, a collocarsi nel raggruppamento delle destinazioni aventi un profilo di “mono-stagionalità mite”. Destinazione caratterizzata dalla prevalente concentrazione dei flussi turistici in estate ,con presenze significative anche nei mesi “a ridosso”, dunque anche in primavera e in autunno

Le prospettive di crescita

«Fra le principali criticità evidenziate dagli stakeholder coinvolti nelle attività di analisi figurano le infrastrutture e i mezzi di trasporto, la stagionalità, la disorganizzazione (pianificazione eventi, orari), la mancanza di guide turistiche qualificate. Una programmazione mirata e più consapevole potrebbe incidere sui “numeri” della domanda turistica. E, infatti, nell’ipotesi di scenario proattivo (programmazione forte) la tendenza rialzista dei flussi turistici risulta significativamente più rilevante con una crescita media rispettivamente pari all’8,3% per gli arrivi (il doppio rispetto allo scenario precedente) e al 9,8% per i pernottamenti. Un percorso da attuare che potrebbe riportare, almeno in termini quantitativi, la destinazione a raggiungere gli stessi numeri della fase pre pandemica», è quanto si legge nelle conclusioni del piano Turistico metropolitano di Reggio Calabria.  

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