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Intervista con il rieletto presidente della Camera di Commercio che rilancia l’impegno dell’ente per lo sviluppo economico del territorio. Le ragioni della scelta della Dop per il bergamotto, e le strategie per contrastare lo spopolamento. E sulle elezioni comunali: «Tanti mi spingono in questa direzione, ma non mi sono mai candidato. Ora il mio impegno è con la Camera»
Il nuovo appuntamento di “A tu per tu” negli studi de ilReggino.it è con il presidente della Camera di Commercio, fresco di riconferma, Ninni Tramontana. Con lui abbiamo chiacchierato del quinquennio appena concluso e delle prospettive economiche del territorio della città metropolitana. Abbiamo parlato di bergamotto, di spopolamento e anche di ipotetiche candidature, su cui non sbilanciandosi, Tramontana si è detto disponibile a partecipare alla costruzione della Reggio del futuro. Ma abbiamo parlato anche di dazi. Giorgia Meloni ieri ha fatto sapere che, sospenderà ogni attività, concentrandosi sulle azioni da mettere in campo rispetto all’introduzione dei dazi da parte del governo degli Stati Uniti.
Nell’ultima uscita pubblica in occasione del bilancio di attività, proprio Tramontana si era mostrato ottimista su un ripensamento di Trump, e invece… «Invece no, il presidente sta andando avanti. Io oggi ovviamente mi vedo un po’ preoccupato perché comunque le nostre imprese, italiane in genere, ma anche le calabresi sono presenti sui mercati americani, soprattutto quelle legate al mondo dell’agroalimentare. Tante nostre aziende oggi vendono e, ovviamente, con la presenza dei dazi un po’ questo ci preoccupa. Diciamo che c’è un’alta propensione anche della nostra Città metropolitana all’internazionalizzazione, quindi ci sono degli operatori che partecipando anche ad eventi internazionali sono riusciti a penetrare in quel mercato e oggi si vedono ovviamente preoccupati dall’introduzione di questi dazi. Sembra partiranno a breve quelli per il settore delle automobili e quindi Intanto vediamo come va, ma insomma guardiamo con attenzione questo importante evento. Mi auguro che la Meloni possa anche intercedere con la figura del presidente Trump, per limitare il più possibile, addirittura anche evitare, questa presa di posizione»
Da questo punto di vista le Camere di commercio locali possono svolgere un ruolo importante o si guarda essenzialmente a quello che farà il governo?
«Questo ovviamente è un tema che impegna un po’ la politica e i governi, le Camere di commercio guardano con attenzione al fenomeno dell’internazionalizzazione, noi lavoriamo e diamo sostegno agli imprenditori, li sosteniamo con dei servizi e anche con dei finanziamenti per cercare di internazionalizzare al massimo le loro aziende e su questo anche la camera di Reggio sta puntando tanto. Un fatto è che se parliamo di numeri la nostra città metropolitana rispetto all’export dell’intera Calabria fa più del 50%, quindi 400 milioni di euro di export realizzati dagli imprenditori della nostra città metropolitana a fronte degli 800 milioni che fa l’intera Calabria. Quindi abbiamo investito tanto in questo segmento di mercato, i nostri imprenditori hanno un’alta propensione all’export che sul nostro territorio cresce di più di 20 punti percentuali l’anno».
Presidente internazionalizzazione è stata una delle parole che ha usato di più quando ha fatto proprio il bilancio della sua attività insieme però a digitalizzazione e innovazione. Continuerà su questa strada?
«Sì, noi continueremo anche nella programmazione del prossimo quinquennio a spingere tanto sulla digitalizzazione, sull’innovazione delle nostre imprese. Ovviamente questi sono i capisaldi sui quali l’imprenditore oggi deve puntare per rendere la propria azienda sempre più competitiva. Oggi l’imprenditore non deve guardare al mercato di riferimento, al mercato locale, ma deve guardare ad un mercato nazionale o addirittura anche internazionale. Quindi entra in competizione con aziende del mondo e penetra poi nei mercati rendendo le proprie aziende sempre più innovate e sempre più digitalizzate. Di innovazione si parla sia in termini di prodotto che di processo, quindi ecco l’imprenditore deve essere anche in questo lungimirante. In Camera ci siamo dotati anche di alcune figure come per esempio i Digital promoter che sono delle figure specialistiche che accompagnano l’imprenditore nei percorsi di innovazione. Addirittura spesso ci troviamo ad entrare all’interno delle aziende del nostro territorio con queste figure e accompagniamo l’imprenditore nei percorsi di innovazione tecnologica all’interno della loro azienda, cercando quindi di rendere sempre più competitive le nostre aziende, e quindi pronte ad affrontare dei mercati internazionali»
Presidente insomma in questa attività la Camera di Commercio ci mette del suo, ma dall’altra parte trova risposte? Cioè gli imprenditori sono interessati?
«Sì gli imprenditori oggi sono sempre più interessati. Devo dire che i nostri imprenditori anche della nostra città metropolitana si stanno approcciando a questi mercati e quindi capiscono che devono stare al passo con i tempi, quindi le loro aziende devono essere sempre più innovate, sempre più formate, perché anche un altro aspetto importante è la formazione, intanto dell’imprenditore, ma anche del capitale umano, quindi dei dipendenti di tutti i collaboratori dell’imprenditore».
Qual è la fotografia economica del nostro territorio della nostra provincia?
«Il nostro territorio in questo momento sta vivendo un po’ di crisi, però si vede che ci sono delle prospettive di crescita legate a particolari settori che stanno trainando un po’ più l’economia della Città Metropolitana, che sono per esempio il settore turistico e quindi quando parlo di turismo parlo di un settore trasversale che interessa il commercio, l’artigianato, l’agricoltura e l’industria di produzione. Tutti i settori dell’economia sono interessati al turismo. È bastato rendere il nostro territorio un po’ più accessibile a far aumentare la presenza dei turisti nella nostra città. Ovviamente la crescita del nostro aeroporto è sotto gli occhi di tutti e anche lì come Camera di Commercio stiamo cercando di incentivare alcune iniziative sulle destinazioni disponibili. Per esempio quella di Marsiglia che abbiamo curato lo scorso anno, mentre quest’anno la faremo in Polonia. A Katowice abbiamo aperto una interlocuzione con la Camera di Commercio, il 7 maggio saremo lì a promuovere il nostro territorio a 70 operatori turistici polacchi proprio per cercare di incentivare questi scambi commerciali. Un altro settore importante, lo accennavo prima, è l’agroalimentare legato insomma a tutta la filiera agrumicola dove il bergamotto la fa da padrona. E poi, anche altri settori, come quello del vino o dell’olio. Un altro settore importante della nostra economia che sta crescendo e sul quale la Camera sta anche investendo tanto in progetti di filiera, è il settore della metalmeccanica. Stiamo portando avanti un progetto insieme ad Hitachi, questo grande player mondiale che abbiamo la fortuna di avere sul nostro territorio e quindi costruire una filiera di produttori intorno all’Italia. Quindi tante nostre aziende, ci auguriamo da qui a breve, tanti i nostri imprenditori diventeranno fornitori di Hitachi. E quando parlo di forniture non parlo solo di forniture allo stabilimento che abbiamo la fortuna di avere sul nostro territorio, ma magari potrebbero diventare fornitori di Hitachi Global. Proprio giorno 10 ospiteremo in Camera il direttore generale acquisti di Hitachi che incontrerà circa una ventina di aziende che hanno partecipato a questo progetto di filiera della Camera di commercio. Insomma, ci stiamo puntando tanto».
Lei è anche un imprenditore del vino. La notizia di stamattina è che Nel 2025 saranno oltre 13 milioni i turisti del vino in Italia. Un dato che segna un incremento dell’8% rispetto allo scorso anno… come giudica il settore nella nostra provincia?
«Il settore del vino in Italia, e anche nella nostra provincia è in crescita, in termini di numero di imprese seppur di piccole dimensioni, crescono anche gli ettari vitati ma cresce soprattutto la qualità dei nostri prodotti. Dal 6 al 9 saremo con tante imprese al Vinitaly, la più grande fiera enologica. La Camera di commercio ha attenzionato il settore e ha cercato di aggregare le imprese, costituendo un consorzio di produttori dell’area metropolitano di cui fanno parte 32 imprese produttrici. Sul nostro territorio insistono due Consorzi, il “Terre di Reggio Calabria” e quello della zona del Bivongi Doc che raggruppa diversi produttori dell’area. Oltre a creare sinergie all’interno del tessuto produttivo queste aziende lavorano anche per incentivare l’aspetto turistico legato al vino, con progetti come l’enoturismo, di cui parliamo già da tempo. La Camera sta lavorando, ma lo proporremo alle altre Camere delle altre province, un filone legato al mondo degli agrumi concentrandoci sulla valorizzazione dei prodotti agrumicoli come per esempio bergamotto, clementine e limone di Rocca imperiale, con l’obiettivo di creare sinergia tra i vari territori calabresi».
Presidente marzo è stato un mese fondamentale per lei e per la Camera di Commercio. Ad inizio mese ha presentato un bilancio della sua attività, e a fine mese si può dire è stato confermato alla guida dell’ente camerale… Per lei è stato un vero e proprio plebiscito… si può dire 18 voti su 19 con un piccolo strascico polemico dovuto alla dichiarazione rilasciata a Gazzetta del Sud dal presidente di Confindustria Vecchio… L’ha stupita il fatto di non essere stato supportato dal quello che a tutti gli effetti è un suo collega?
«Io sono uno dei rappresentanti di Confindustria alla Camera. Il presidente Vecchio aveva manifestato l’impossibilità di essere presente alla riunione di insediamento chiedendo un rinvio. Purtroppo però non è dipeso da noi. La prima riunione del Consiglio della Camera di Commercio si insedia con un decreto del Presidente della giunta regionale. Occhiuto l’ha convocato per il 21 marzo e noi non potevamo disattendere il decreto».
Uno dei limiti della nostra terra è lo spopolamento e non solo delle aree interne, visto che anche in città si sono persi circa diecimila cittadini in un decennio. Come si può combattere e cosa possono fare imprese e imprenditori per mettere un argine ad un trend purtroppo in ascesa?
«Lo spopolamento riguarda soprattutto la popolazione più giovane, ma anche persone più anziane che si recano a raggiungere i figli fuori. La Camera di Commercio sta cercando di attenzionare questo fenomeno, ma dovrebbero farlo tutti gli enti. È importante anche il ruolo esercitato dall’Università. Come Camera di Commercio stiamo promuovendo l’auto-imprenditorialità sul territorio, anche mediante opportunità di sbocco sul bacino del Mediterraneo, spiegando ai giovani che è possibile fare impresa anche qui da noi. Le Camere di commercio estere rappresentano una rete globale che influenza i percorsi di attrazione di investimenti. Ma anche in Calabria, ci sono tante opportunità per gli imprenditori, tra cui il Porto di Gioia Tauro, che può essere utilizzato per incentivare gli insediamenti produttivi. Sono presenti anche aree industriali sul nostro territorio metropolitano che però necessitano di un generale miglioramento per favorire nuovi insediamenti produttivi. Per raggiungere questo obiettivo, è necessaria una sinergia a livello istituzionale per definire linee di indirizzo e convergere tutti gli enti del territorio, compresa la Camera di Commercio, che rappresenta il mondo delle imprese, verso le opportunità esistenti».
Se dico Bergamotto oggi non mi vengono solo in mente le politiche portate avanti dalla Camera di Commercio soprattutto in questo quinquennio ma mi viene in mente anche questa sorta di battaglia sotterranea che c’è tra produttori. Come fa la Camera di Commercio a stare in equilibrio e soprattutto cosa sceglie l’Ente Camerale?
«Abbiamo avuto diversi incontri anche con dei produttori. Allora, era il periodo covid, si scelse di intraprendere la via del maggior riconoscimento di tutela verso il frutto. Quindi anche come Camera avevamo deciso di sposare la Dop del frutto fresco e si Iniziò questo percorso. Contemporaneamente nasce in alcuni produttori questa richiesta verso una tutela Igp. Ovviamente le posizioni le stiamo vivendo anche in questi ultimi mesi, però noi rimaniamo convinti su un prodotto come il bergamotto, che non è l’arancio o il limone, che ha una diffusione ormai nazionale, un prodotto fortemente legato al nostro territorio e che mitizziamo da sempre. Perché non cercare di tutelarlo con la massima tutela? Ci hanno anche spinto a questo degli Studi della nostra facoltà di Agraria dell’Università Mediterrane, studi che si sono sviluppati su due annualità e che attestano che il bergamotto di Reggio Calabria prodotto nell’areale di produzione ha delle caratteristiche uniche, diverse rispetto al bergamotto prodotto fuori dall’areale di produzione. Questo avvalora ovviamente la tesi verso il maggiore riconoscimento che è quello della Dop».
Presidente visto che per un certo periodo il suo nome è stato accostato ai papabili per la corsa a Palazzo San Giorgio io Le chiedo intanto come è venuta fuori questa idea e se ci pensa ancora adesso che ha comunque rinnovato questo incarico alla Camera di Commercio…
«Io non ho mai annunciato una candidatura a Palazzo San Giorgio. Abbiamo costituito a giugno dello scorso anno un’associazione fatta da professionisti e imprenditori che vogliono magari anche dire la loro su quelle che possono essere le idee e la visione di città. Un contenitore, un’associazione, che ha aggregato a sé tanti di questi soggetti e sta facendo iniziative sul territorio, ma diciamo una candidatura alla figura di Sindaco io non l’ho mai annunciata, e nemmeno l’associazione. Quindi ovviamente c’è un interesse verso quello che è il nostro territorio e lo sto dimostrando dando il massimo impegno all’interno della Camera di Commercio. Ho dato la mia disponibilità e sono stato felice anche di una rielezione e quindi per ora continuerò ovviamente all’interno della Camera a dare il massimo del mio impegno. Poi, insieme al presidente dell’Associazione “Esserci” che è un professionista di elevato spessore del nostro territorio, e insieme a tutti i componenti dell’associazione si sceglierà il percorso da fare».
Ma qualcuno l’ha chiamata?
«Vabbè tanti magari cercano magari di spingermi verso questa possibile candidatura, però al momento non c’è nulla di concreto. Per il momento il mio ruolo e lo faccio veramente con tanta passione e con il massimo impegno, è all’interno della Camera di Commercio».

