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Il 2 luglio scorso, il SUL scriveva una lettera aperta al Presidente della Giunta Regionale della Calabria e al Commissario del Consorzio di Bonifica per sollecitare l’utilizzo dei 36 dipendenti non riammessi al lavoro nel 2025, ovvero coloro che avevano provveduto alla piantumazione di 97.000 alberi su 47 ettari, dislocati nelle zone più impervie del territorio, pur avendo a disposizione un numero ridotto di giornate lavorative: 51 il primo anno e 101 il secondo.
In quella missiva pubblica lanciavamo l’allarme: la mancata manutenzione del territorio e l’assenza di unità al lavoro avrebbe potuto rappresentare una delle cause – forse la principale – dei danni provocati da incendi e piogge, che ogni anno gravano sulla collettività con costi emergenziali enormi.
Purtroppo i fatti ci hanno dato ragione. L’incendio che si è sviluppato a strettissimo giro ha colpito proprio una delle zone già soggette a piantumazione, ma abbandonata per via della sospensione dei lavori e del mancato reinserimento dei dipendenti.
Eventi di questa natura, oggi presumibilmente dolosi ma con evidenti rischi anche naturali, dovrebbero spingere le istituzioni e le Aziende competenti ad agire subito, ripristinando i rapporti di lavoro interrotti e tornando a difendere il territorio, utilizzando in maniera produttiva i fondi previsti dal PNRR.
Per questi motivi chiediamo all’on. Roberto Occhiuto, Presidente della Giunta Regionale della Calabria, un incontro urgente, per discutere le criticità emerse non solo sul piano occupazionale e ambientale, ma anche per evitare la perdita dei fondi del PNRR, come paventato dal Commissario Europeo Fitto, che ha ribadito l’improrogabilità del termine fissato al 2026.
Il SUL e i lavoratori si aspettano una risposta rapida e responsabile, che serva non solo a scongiurare ulteriori danni causati da mano criminale o da eventi naturali, ma anche a dare pieno e tempestivo utilizzo alle risorse disponibili, nel rispetto delle scadenze e della sicurezza delle comunità.