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Un varietà che negli anni si è trasformato in tradizione cittadina, capace di intrecciare cabaret, musica e teatro in un mosaico di emozioni. Sul palco si sono alternati Francesco Scimemi, Dado, Santo Palumbo, il Maestro Gianni Mazza con la sua band e i Casa Abis, guidati dalla conduzione di Gigi Miseferi e della giornalista Rai Roberta Cannata.
La serata ha visto anche la consegna di riconoscimenti: il premio alla carriera a Massimiliano Buzzanca, quello agli emergenti ai Casa Abis e il Premio Amicizia a Samuela Piccolo e Peppe Piromalli.
Dietro le quinte, l’impegno di Angela Battaglia, sorella di Giacomo e direttrice organizzativa, insieme al direttore artistico Alessandro Tirotta, ha reso possibile ancora una volta un evento che non è solo spettacolo, ma memoria viva e condivisa.
Ai nostri microfoni, Miseferi ha sottolineato il significato di questo appuntamento: «Il fatto di essere arrivati alla quinta edizione è già tanta roba, in una città come Reggio dove spesso i progetti si interrompono sul nascere. Questo dimostra l’attenzione che c’è attorno a questo evento. Promisi a Giacomo che l’avrei sempre ricordato col sorriso, e anche stavolta abbiamo mantenuto fede a quella promessa. Il Cilea era casa sua, e il pubblico ci ha regalato un’onda energetica che è stata terapeutica per tutti».
Accanto a lui, il direttore artistico Alessandro Tirotta ha rimarcato la continuità: «Chi non ride è fuori moda è la firma di Giacomo, un modo di vivere che ci ha lasciato in eredità. Questo spettacolo è diventato l’appuntamento della città e spero possa perpetuarsi ancora a lungo. Ogni anno lo facciamo nella settimana della festa, ed è un modo per ricominciare insieme, con musica e risate».
Un amore, quello tra Giacomo Battaglia e la sua città, che si rinnova ogni anno: tra le strade percorse dall’effigie della Madonna della Consolazione e sul palco del Cilea, la sua memoria resta viva nel sorriso dei reggini.