di Giuseppe Mancini – Patrocinata dal comune di Gioia Tauro, questa sera sul lungomare, dalle ore 20:00, si svolgerà la decima edizione della sagra della stroncatura.

La tipica stroncatura (struncatura in dialetto) con acciughe e pangrattato e la variante piccante con ‘nduja sarà la protagonista indiscussa.

È una pasta originariamente fatta con il materiale di scarto della produzione della farina. Oggi il prodotto viene preparato utilizzando materiali di qualità come il grano integrale. È un piatto importato dagli amalfitani, che in zona alla fine del 1800 avviarono importanti rapporti commerciali.

Nel tempo è diventata una pietanza tradizionale del territorio.

La manifestazione culinaria di questa sera vedrà impegnati donne e uomini dietro ai fornelli in quello che è diventato un appuntamento immancabile per i cittadini gioiesi ed i vacanzieri che, anno dopo anno, diventano sempre più numerosi.

Musica e balli allieteranno l’appuntamento all’insegna del buon cibo e dell’allegria.

Anche quest’anno il ricco vassoio, che si potrà gustare comodamente seduti difronte al mare, propone menù a base di stroncatura con duplice condimento, un panino con salumi autoctoni, acqua, vino caffè e un gustoso Amaro del Capo servito ghiacciato.

Un evento che si pone l’obiettivo di deliziare i commensali in un clima festoso e fortemente rievocativo degli antichi sapori.

Il presidente dell’associazione ProGioia, Luciano Mangione, che organizza l’evento, si dice soddisfatto del successo riscosso dalla sagra negli anni scorsi, assicurando la cura attenta anche ai più piccoli dettagli al fine di rendere la serata un percorso enogastronomico all’insegna di sapori che si faranno ricordare.