VIDEO | Oggi l’Associazione “Jole Santelli” e il network LaC promuovono un incontro di confronto e mobilitazione contro stalking e violenza sulle donne. Testimoni, istituzioni, forze dell’ordine, magistratura e associazioni insieme per costruire una rete concreta di protezione e per redigere un manifesto da presentare alla Commissione parlamentare sul femminicidio
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Un momento di confronto necessario, urgente e coraggioso: è questo il senso dell’iniziativa che si terrà oggi alle 17 a Reggio Calabria al Museo, promossa dall’Associazione “Jole Santelli” in collaborazione con LaC, e interamente dedicata al contrasto della violenza di genere e dello stalking. Un appuntamento che vuole andare oltre le dichiarazioni di rito per avviare, proprio dalla Calabria, una mobilitazione concreta in un territorio che troppo spesso è teatro di episodi di brutale violenza contro le donne.
L’obiettivo è chiaro: costruire una rete reale, capace di sostenere le vittime in ogni fase del loro difficile percorso, e dare vita a un manifesto da presentare alla Commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio, affinché “mai più nessuna donna si senta sola”.
A intervenire saranno figure di primo piano nel panorama nazionale e regionale:
• Maria Rita Parsi, psicoterapeuta e scrittrice,
• Martina Semenzato, presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio,
• Associazione Doppia Difesa,
• Il sostituto procuratore Flavia Modica della Procura di Reggio Calabria,
• Dirigente della divisione anticrimine della Questura di Reggio Enrico Palermo
• La Commissione Pari Opportunità degli avvocati reggini.
Accanto a loro, anche i rappresentanti delle forze dell’ordine, che ogni giorno raccolgono denunce, accompagnano le vittime, affrontano lacune e ostacoli che ancora rendono difficile il cammino verso la rinascita.
A rendere l’iniziativa ancora più significativa saranno le testimonianze di chi ha vissuto sulla propria pelle la violenza, e oggi sceglie di parlare per aiutare altre donne:
• Maria Antonietta Rositani, sopravvissuta a un terribile tentativo di femminicidio da parte dell’ex marito,
• Simona Scarcella, sindaco di Gioia Tauro, che ha sporto ben 12 denunce contro atti persecutori,
• Gabriella Castelletti, madre di una giovane vittima del drammatico stupro di gruppo avvenuto a Seminara.
Storie di dolore, ma anche di resistenza e determinazione, che ricordano la necessità di trasformare il racconto in azione collettiva. Numerose realtà del territorio hanno già aderito, tra cui La Caramella Buona, Fondazione Movimento Bambino Onlus, diDonne Reggine, Fondazione Scopelliti, Associazione Elice, e Francesca Mallamaci, coordinatrice del Centro Antiviolenza e Casa Rifugio Angela Morabito dell’Associazione Piccola Opera Papa Giovanni di Reggio Calabria. Una partecipazione ampia e trasversale che conferma una volontà comune: fare fronte unico contro la violenza.
Dal confronto tra istituzioni, esperti, associazioni, testimoni e cittadini nascerà un manifesto programmatico da consegnare alla Commissione parlamentare sul femminicidio. Un documento che intende proporre interventi concreti, immediati e misurabili per prevenire la violenza, proteggere chi denuncia e garantire che nessuna donna debba sentirsi abbandonata.
L’evento di Reggio Calabria non è solo un incontro: è un grido collettivo, un invito all’azione, un passo verso una società dove la violenza di genere non sia più ignorata, né tollerata. Perché “mai più sola” non resti uno slogan, ma diventi un impegno reale.

