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Non un semplice concerto, ma un esperimento riuscito di fusione musicale. Max Gazzè è salito sul palco di Piazza Umberto I a Oppido Mamertina accompagnato dalla Calabria Orchestra, dando vita a una serata in cui il suo pop raffinato ha dialogato con le sonorità popolari e ancestrali della tradizione calabrese.
Le linee di basso e la scrittura melodica che da sempre contraddistinguono l’artista romano hanno trovato nuove sfumature grazie agli strumenti tipici della cultura locale: tamburi a cornice, fiati e corde che hanno ridisegnato i suoi brani più celebri, vestendoli di colori mediterranei. In questa cornice, canzoni note al grande pubblico hanno acquisito una nuova vita, sospese tra modernità e radici.
Il progetto «Musicae Loci», che porta Gazzè a confrontarsi con le orchestre popolari delle diverse regioni italiane, ha trovato in Calabria una tappa particolarmente suggestiva. L’energia dei musicisti calabresi ha contaminato il repertorio dell’artista, trasformando la piazza in un laboratorio sonoro all’aperto, dove tradizione e innovazione hanno camminato insieme.
Il pubblico, numeroso e partecipe, ha accolto con entusiasmo questa contaminazione: non soltanto un concerto, ma una testimonianza di come la musica possa diventare ponte tra linguaggi, generazioni e territori. Un incontro che ha celebrato la forza della cultura calabrese attraverso la sensibilità di uno dei cantautori più originali della scena italiana.