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Torna domani, con la sua 67ª edizione, il Giro della Città Metropolitana di Reggio Calabria. Una corsa storica che, con il suo fascino intramontabile, attraverserà 30 comuni, toccando due mari, le coste reggine e le pendici dell’Aspromonte, per restituire un’immagine autentica e coinvolgente del territorio. Nel corso della presentazione ufficiale, il sindaco Giuseppe Falcomatà ha sottolineato il valore profondo della manifestazione, capace di intrecciare sport, storia e identità collettiva.
«Siamo orgogliosi del lavoro fatto fino ad oggi per l’organizzazione del Giro – ha dichiarato – per il quale va sottolineato l’impegno e la passione del delegato allo Sport Latella, che ha fortemente voluto il ritorno di una gara dai caratteri storici e che ha visto in passato la vittoria dei grandi campioni del ciclismo. La città si è fatta trovare pronta per accogliere organizzazione e squadre, in quella che è un’opportunità di valorizzazione delle bellezze del territorio grazie alla visibilità che eventi come questo restituiscono.
Abbiamo voluto riportare il Giro a Reggio Calabria, in quella che possiamo definire la grande classica del Sud, per recuperare la tradizione e al contempo dare valore a quell’elemento di identità che produce storia collettiva, senza rinunciare ad una visione proiettata nel futuro. Perché sappiamo quanto sia importante promuovere la bellezza senza tempo della nostra terra, nei circuiti nazionali ed internazionali ai quali il ciclismo si riferisce, e pertanto lavoreremo sin da subito per strutturare questo evento sportivo nel tempo».
A esprimere soddisfazione anche il consigliere delegato allo Sport, Giovanni Latella: «I ringraziamenti sono d’obbligo all’organizzazione di ExtraGiro, alla federazione, alla nazionale italiana e alle altre importanti squadre che hanno accettato il nostro invito. L’amministrazione comunale e metropolitana di Reggio Calabria hanno creduto in questo evento storico, culturale e sportivo. Un’iniziativa di valorizzazione e di promozione del territorio, e soprattutto un evento unico al Sud nel suo genere. Domani sarà una giornata di festa, che vedrà la carovana del Giro toccare 2 mari, le nostre bellissime coste, le pendici dell’Aspromonte, attraversare 30 comuni e scoprire 30 borghi e le bellezze che l’intero territorio è in grado di offrire».
A rendere ancora più significativa la partenza di quest’anno è la presenza della Nazionale italiana, con il nuovo Commissario Tecnico Marco Villa alla sua prima uscita ufficiale.
«Siamo al via con una rappresentativa di giovani – ha spiegato – che hanno già vestito la maglia azzurra nelle categorie giovanili. Ho telefonato a Elia Viviani che mi ha detto subito “sì” e per me è un onore. Viviani è qui da ex vincitore di questa corsa, da campione olimpico e mondiale su pista, da campione europeo e italiano su strada: sono onorato di averlo ancora con me in questa prima uscita su strada. Per la Nazionale, quello di domani è come un passaggio del testimone e l’obiettivo è quello di onorare la maglia azzurra e trasmettere ai giovani il grande attaccamento alla maglia che Elia ha mostrato in tutta la sua carriera».
Al suo fianco anche il collaboratore tecnico Mario Scirea e gli azzurri Alessandro Fancellu, che ha dichiarato di dare «sempre il 200 per cento per questa maglia», e lo stesso Elia Viviani, oro olimpico a Rio 2016, salito sul podio anche a Tokyo 2020 e Parigi 2024: «Il percorso è bellissimo ma esigente – ha detto – nel ciclismo moderno per un corridore veloce con le mie caratteristiche è più difficile potersi giocare la vittoria. Abbiamo comunque una squadra pronta con gli scalatori per gli attacchi da lontano e, in caso di volata, per provare a giocarcela. Oggi, pedalando per una cinquantina di km, abbiamo visto una città bellissima, il mare e paesaggi che riempiono il cuore».
Presente anche Stefano Piccolo, segretario della Lega Ciclismo Professionistico, che ha evidenziato il ruolo del ciclismo come veicolo di promozione: «Il ciclismo è uno sport a cui il pubblico può assistere gratuitamente sulle strade e che permette di mostrare e promuovere le bellezze dei territori. Con il progetto della Coppa Italia delle Regioni, strutturato in 21 tappe, mostriamo i territori italiani grazie a uno sport che ha grande potenziale anche in questa Regione. Crediamo che con il Sindaco e l’amministrazione si sia creata una bella piattaforma su cui costruire cose importanti. Reggio Calabria è una tappa importante per questo progetto».
Un sentito ringraziamento è arrivato anche da Davide Boifava, figura storica del ciclismo italiano, secondo classificato al Giro di Reggio Calabria nel 1972 e vincitore come team manager in tre edizioni: «Grazie al Sindaco Falcomatà e a questa amministrazione che ha voluto e creduto in questo Giro. Grazie all’impegno di amministratori come voi, questo sport riesce ad essere valorizzato soprattutto dando un riconoscimento ai giovani che si avvicinano al ciclismo e usufruiscono di opportunità come quella del Giro della Città Metropolitana di Reggio Calabria».
In sala anche i rappresentanti dello Sporting Club 1917, la società locale che organizzò la prima edizione della corsa nel 1920. Un legame profondo che affonda le sue radici nella storia sportiva della città, pronta a scrivere una nuova pagina di passione e orgoglio collettivo.

