la magia del Dialog Festival è pronta a tornare ad animare le serate estive di Casignana e del comprensorio, grazie all’impegno appassionato dell’Amministrazione Comunale. Un’edizione, quella del 2025, che si preannuncia particolarmente intensa e coinvolgente, rinnovando lo spirito originario della manifestazione: promuovere la condivisione, la pace, la solidarietà e gli scambi culturali, affrontando le grandi sfide del nostro tempo – dalle guerre alle disuguaglianze – attraverso l’arte, la riflessione e l’incontro.

Obiettivo del festival rimane quello di costruire un ponte ideale tra culture e popoli diversi, valorizzando il dialogo e la comprensione reciproca come strumenti indispensabili per immaginare un futuro più giusto e inclusivo. Anche quest’anno, il Dialog Festival si svilupperà in un ricco cartellone di eventi che spazieranno tra musica, recitazione, poesia, analisi, dibattiti, con il coinvolgimento di associazioni e media locali e nazionali chiamati a dare voce e forza ai messaggi della manifestazione.

Il programma completo verrà presentato ufficialmente nelle prossime settimane, ma il festival ha già deciso di “ingolosire” il pubblico con un’anteprima d’eccezione: il prossimo 28 luglio, alle ore 22:00, nella suggestiva cornice della Villa Romana di Casignana, si esibirà infatti Simona Molinari, una delle voci più affascinanti e raffinate del panorama musicale italiano.

Simona Molinari è un’artista dall’eleganza inconfondibile, una delle interpreti più originali e apprezzate del panorama musicale contemporaneo. Nata a Napoli e cresciuta all’Aquila, ha saputo fondere nelle sue produzioni il fascino senza tempo del jazz, la vivacità dello swing e la leggerezza sofisticata del pop d’autore. La sua carriera, costellata di successi e riconoscimenti, è il riflesso di una versatilità rara e di una cifra stilistica che la rende immediatamente riconoscibile.

Dopo gli esordi premiati dal pubblico e dalla critica, il suo debutto al Festival di Sanremo con Egocentrica nel 2009 la impone all’attenzione nazionale, anche grazie al duetto con Ornella Vanoni. Da quel momento in poi, ogni progetto discografico ha confermato la sua sensibilità artistica: da Croce e delizia a Petali, passando per la hit La felicità in coppia con Peter Cincotti – brano che le è valso un disco d’oro – fino all’intenso omaggio a Mercedes Sosa con l’album Hasta siempre Mercedes. Proprio Petali e Hasta siempre Mercedes, le hanno permesso di ottenere la prestigiosa Targa Tenco come Miglior Interprete nel 2022 e nel 2024, consacrandola tra le voci più autorevoli del cantautorato italiano.

Nel corso del tempo, ha calcato con successo i palchi dei principali teatri italiani e internazionali, portando con sé un repertorio elegante e appassionato, fatto di standard, brani originali e riletture sorprendenti. La sua voce ha incrociato quelle di artisti straordinari: oltre alla già citata Vanoni, Simona ha collaborato con nomi del calibro di Peter Cincotti, Gilberto Gil, Andrea Bocelli, Al Jarreau, Renzo Arbore, Raphael Gualazzi, Massimo Ranieri, Fabrizio Bosso, Franco Cerri. Collaborazioni che parlano di stima reciproca e di affinità artistica.

Accanto al riconoscimento del pubblico, sono arrivati anche numerosi premi: dal Premio 25 Aprile al Wind Music Awards come Miglior Giovane Artista, passando per il Premio Lunezia Jazz d’Autore e, più recentemente, il prestigioso Callas Tribute Prize ricevuto a New York nel 2024, tributo alla sua vocalità lirica e all’intensità interpretativa.

Ogni concerto di Simona Molinari è un invito a lasciarsi trasportare da un mondo sonoro intimo e scintillante, in cui tecnica, passione e stile si fondono in un’esperienza che conquista. Con la sua voce inconfondibile e il suo gusto impeccabile, Simona Molinari continua a essere una delle voci più affascinanti della musica italiana, capace di coniugare raffinatezza e immediatezza, emozione e virtuosismo.Già con questo concerto di apertura, il Dialog Festival si dimostra così un palcoscenico per l’arte e la bellezza che, anche al termine di questa edizione, saprà trasformarsi in un’occasione concreta di crescita collettiva, confronto e speranza. Perché – come ricorda lo spirito stesso della manifestazione – le azioni per la pace e l’arricchimento culturale richiedono alleanze, visioni comuni e condivisione tra persone, comunità e istituzioni.