venerdì,Marzo 29 2024

Comune di Reggio, ente deficitario: decadono 7 funzionari

L'atto ha avuto effetto dal primo gennaio, ma l'Amministrazione è pronta con un nuovo bando

Comune di Reggio, ente deficitario: decadono 7 funzionari

“Il contratto a tempo determinato è risolto di diritto nel caso in cui l’ente locale dichiari il dissesto o venga a trovarsi nelle situazioni strutturalmente deficitarie”. Così il comma 4 dell’art.110 del Tuel in relazione agli incarichi a contratto negli enti locali. In virtù di questo articolo decadono 7 dirigenti al Comune di Reggio Calabria.

La comunicazione arriva con proposta di determina n 6355 del 30 dicembre del settore Risorse umane e si tratta di una “Presa atto della risoluzione di diritto, ai sensi dell’art. 110 comma 4 del Tuel, dei contratti di lavoro dirigenziali e delle alte specializzazioni sottoscritti ex art. 110 comma 1 e 2 del Tuel”.

Reggio, comune deficitario

Il consiglio comunale con delibera n. 35 del 14 giugno 2022 ha approvato il Rendiconto della Gestione Finanziaria anno 2021. In tale contesto c’è da ricordare che il comune reggino «In applicazione delle disposizioni di cui all’art. 242 del Tuel, fatte salve sopravvenienze normative, a decorrere dal primo gennaio 2023 è da considerarsi ente in condizioni strutturalmente deficitarie.

Dato atto che, in base all’art. 242, comma 1 del Tuel l’esercizio in cui si produce la decadenza è l’esercizio 2023, per effetto della registrazione della deficitarietà dei parametri in sede di rendiconto 2021; considerato che al Comune risultano essere stati sottoscritti e ancora in atto: «2 contratti di lavoro a tempo determinato dirigenziale; 3 contratti di lavoro a tempo determinato dirigenziale; 2 contratti di lavoro a tempo determinato relativi agli incarichi di alta specializzazione di categoria D (non dirigenziale)».

Si tratta di contratti sottoscritti con i dirigenti: arch. Santo Coppola, arch. Bruno Doldo, dott. Giuseppe Quartuccio, ing. Domenico Richichi e dott. Massimo Rizzuto, nonché con le Alte Specializzazioni:. Carmelo Gelonese e Daniela Pirrottina è espressamente prevista la risoluzione di diritto degli stessi». I contratti «sono da intendersi risolti di diritto a decorrere dal primo gennaio 2023, con ogni effetto conseguente sotto il profilo retributivo e previdenziale».

Il nuovo bando

Niente paura però. Una decadenza che, fanno sapere da palazzo San Giorgio, avviene automaticamente. Non tutto è perduto perchè, sempre l’Amministrazione chiarisce che si stanno già preparando i bandi per le assunzioni e sarà possibile riassumere i dirigenti in modo da non avere vuoti.

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