venerdì,Aprile 19 2024

Comune di Reggio, il centrodestra e l’aiutino dall’alto per scalzare Falcomatà

Superate le festività l'opposizione torna col refrain della richiesta di dimissioni con cui aveva reagito alla condanna in appello del sindaco sospeso

Comune di Reggio, il centrodestra  e l’aiutino dall’alto per scalzare Falcomatà

Anno nuovo refrain vecchio. Il centrodestra a Reggio Calabria torna a chiedere le dimissioni al sindaco Giuseppe Falcomatà. Un risveglio politico che, come ampiamente previsto, avviene superate le due feste di Natale e Capodanno.

Cosa c’è di nuovo? Nulla. L’opposizione in consiglio si era dimenticata di chiedere le dimissioni nelle 5 ore dell’ultima seduta del civico consesso. La discussione si era focalizzata sulla sentenza del Tar che aveva condannato il Comune sulla vicenda degli alloggi popolari. Anche la questione del rinvio dei bandi per gli attesi e rinviati concorsi al Comune aveva suscitato qualche scintilla. Ma nulla di più. Poi tutti insieme, a fine seduta, a brindare ad assessora (Giuggi Palmenta) e consigliere (Marcantonio Malara) sposini.

Ma con la fine delle festività si cerca di tenere caldo il ferro. La condanna di Falcomatà, la goccia che fa traboccare di nuovo il vaso, cioè la notizia di un altro procedimento nei confronti del sindaco sospeso e si riparte.

La promessa delle elezioni


Le dimissioni del sindaco sospeso erano state chieste pochi giorni dopo la condanna in appello. Come aveva chiarito il centrodestra, giusto il tempo di schiarire le idee. Una richiesta a cui si era aggiunta la promessa ai reggini di (improbabili) nuove elezioni già a maggio 2023. Ma forse neanche i consiglieri, presi dalla foga della buona notizia della condanna, non ci avevano poi più creduto. E nemmeno osato ripeterlo.

Chissà che in questi giorni non si stia scegliendo la data per una nuova manifestazione, come quella del 3 dicembre, organizzata dal centrodestra, ma messa in mano al popolo.

L’aiutino

Una cosa è certa l’attesa del centrodestra è grande: anche se alle dimissioni di Falcomatà non ci crede nessuno, nemmeno chi le chiede. L’attesa è grande per la cesoia che potrebbe giungere, la mano dall’alto dei ministeri del governo amico che possa fare ciò che il precedente non aveva saputo fare. Un bel controllo per trovare qualcosa di non in regola al Comune di Reggio. Sappiamo che in procura piu di una denuncia è arrivata. Qualcosa che, sommata agli episodi della puntate precedenti (brogli elettorali, in primis), possa dare la spinta verso il baratro al Falcomatà bis.

Fibrillazione e fermento sono comprensibili da parte del centrodestra che sente di avere almeno un asso nella manica. Nel frattempo l’amministrazione della città, come chiesto da Falcomatà in punta di piedi la sera della sua condanna di novembre 2022, continua a resistere. Vedremo per quanto.

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