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Melito Porto Salvo ha un nuovo sindaco: Tito Nastasi ha vinto le elezioni con la sua lista “Melito Bene Comune”, unica compagine in competizione. A recarsi al voto nel comune più grande dell’Area Grecanica è stato il 56,69% secondo il dato dell’affluenza delle ore 15 di oggi.
Già ieri sera si è sollevato un urlo di gioia dalla segreteria politica del candidato sindaco Tito Nastasi a Melito Porto Salvo quando, alle 20.55, è stato superato il quorum del 40% + 1 dei votanti. Una gioia che ha visto già festeggiare i sostenitori della compagine civica che si è riunita dapprima davanti alla sede del palazzo municipale in via delle Rimembranze, e poi nella segreteria politica sul Corso Garibaldi, tra caroselli di macchine e volti certamente più distesi.
E’ in corso lo spoglio nelle 11 sezioni distribuite su tutto il territorio comunale, che decreteranno le preferenze attribuite ai 16 candidati consigliere comunale. Melito Porto Salvo è stato caratterizzato da una importante instabilità politica, in questi anni, che si protrae: è l’ottobre 2019 quando a 4 anni dalla sua elezione si dimette il sindaco Giuseppe Meduri ed arriva il commissario prefettizio.
Nel 2020, alla prima tornata elettorale dell’era Covid, la sola lista presentata non raggiunge il quorum. Ci riprova Salvatore Orlando nell’ottobre del 2021 che, anche grazie alla spinta propulsiva delle concomitanti elezioni regionali, raggiunge il quorum e diventa sindaco: anche in questo caso, la sua, è l’unica lista a concorrere alla tornata elettorale.
Due anni e mezzo dopo – ed una serie di dimissioni e defezioni politiche – nel pieno dell’estate 2024 le dimissioni della maggioranza dei consiglieri porta allo scioglimento del Comune. Si arriva, dunque, ad oggi, dove ai nastri di partenza vi sono due liste: quella attualmente in corsa, guidata da Tito Nastasi, e quella di Patrizia Crea, ricusata dopo la presentazione. A nulla sono valse le istanze di revisione alla commissione mandamentale ed i ricorsi al Tar prima ed al Consiglio di Stato poi: la lista è stata ufficialmente ritirata dalla corsa elettorale, portando ad una nuova lotta contro il quorum.