di Giuseppe Mancini«Questa amministrazione non finisce mai di stupirci» dichiarano fermamente in un comunicato stampa i consiglieri di minoranza del comune di Gioia Tauro.

L’opposizione fa presente che «nei giorni scorsi è circolato uno screenshot di una chat WhatsApp che sarebbe stata utilizzata dall’amministrazione comunale per comunicare con i commercianti del centro cittadino. Tra le altre osservazioni, si notava un messaggio contenente un’immagine accompagnata dal commento “Gioia Tauro deserta”.

A seguire, un utente, identificatosi come il sindaco, ha replicato con un messaggio dai toni gravemente offensivi, criticando la commerciante per il suo atteggiamento negativo e affermando, con toni minacciosi e ingiuriosi “Ti meriti il nulla, il buio, i topi e la sporcizia, e spero che le tasse siano state pagate visto che non sono mai venuta a vessarvi… anzi.” Il messaggio si concludeva con l’intenzione di pubblicare la foto della commerciante sui social per dissuadere la gente dal frequentare Gioia Tauro, accompagnato da un sarcastico: “Brava, continua così.”»

I membri della minoranza asseriscono che «in un primo momento, non abbiamo attribuito particolare credibilità a questo screenshot, ritenendo impensabile che un membro del Consiglio Comunale potesse scrivere tali parole. Tuttavia, la sindaca, durante l’ultimo Consiglio Comunale, ha confermato l’autenticità del messaggio, pur precisando che avrebbe potuto essere scritto da chiunque. In ogni caso, dal numero di telefono utilizzato, si è appurato che il messaggio è stato inoltrato dal cellulare di un Consigliere di maggioranza, lo stesso che, poco dopo, nella medesima chat, avrebbe attribuito la paternità del messaggio al Sindaco, al quale viene quindi riconosciuta la responsabilità di quanto scritto».

A questo punto, i consiglieri di minoranza ritengono doveroso chiedere con forza chiarimenti sull’accaduto: «È impensabile che chi ricopre una carica pubblica utilizzi toni intimidatori e umilianti, attraverso una piattaforma di messaggistica per denigrare una cittadina che ha espresso una banalissima opinione. Se il primo cittadino ritenesse che le responsabilità siano da attribuire a un Consigliere che avrebbe agito autonomamente – e, cosa ancor più grave, sostituendosi a Lei – lo dichiari pubblicamente e con chiarezza. La trasparenza è un dovere morale e istituzionale».

L’opposizione chiede che chi ha scritto quel messaggio «si assuma la piena responsabilità, chiedendo scusa all’intera Comunità e rassegnando immediatamente le dimissioni da qualsiasi ruolo ricopra; che l’Amministrazione prenda le distanze da simili comportamenti, chiarendo la propria posizione; che siano resi noti eventuali provvedimenti presi nei confronti di chi ha abusato del proprio ruolo pubblico e istituzionale.

Gioia Tauro ha bisogno di amministratori che rispettino i cittadini e accolgano il dissenso come opportunità di crescita, non come offesa personale. Questa abitudine di utilizzare il Consiglio Comunale come platea personale da dove colpire chiunque osi criticare, per stimolare un miglioramento, è diventata intollerabile. Il consiglio non può essere il luogo dove replicare ai singoli cittadini che non sono d’accordo con le scelte dell’amministrazione. Il confronto democratico deve sempre svolgersi nel rispetto e nella dignità. Invitiamo la comunità a rifiutare linguaggi d’odio e logiche intimidatorie, promuovendo un dibattito civile e costruttivo per il bene del nostro territorio».