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Nel corso della riunione della Direzione regionale del Pd, si è discusso di alleanze per le prossime elezioni di ottobre, ma anche di temi che dovranno essere oggetto del programma della campagna elettorale. Tra quelli prioritari, oltre la sanità, è stata evidenziata con forza la realizzazione dell’Alta Velocità “Salerno-Reggio Calabria”, oggi ridotta a un punto morto. «Se, infatti, si guardano nel dettaglio i progetti esistenti – riferisce Domenico Francesco Richichi, componente Direzione regionale Pd Calabria – e i contenuti ufficiali delle carte di Ferrovie dello Stato, in particolare di Italferr e Rfi , società del gruppo Fs coinvolte nella realizzazione dell’opera, emerge che l’alta velocità Salerno-Reggio Calabria, non ci sarà, arriverà a stento ai confini della Calabria, come rilevato anche da una recente inchiesta pubblicata sul quotidiano on line “Il Post”.
Gli unici progetti appaltati esistenti, nonostante i grandi annunci del ministro Salvini e del suo sottosegretario, si fermano a più di 250 chilometri dalla Calabria, dove, precisamente a Saginara, una piccola frazione di Contursi Terme nel salernitano, si sta scavando una galleria, lunga 3 chilometri, della nuova linea ferroviaria ad alta velocità, solo denominata «Salerno-Reggio Calabria», che, però, a Reggio Calabria non arriverà. Il tunnel è uno degli 8 previsti lungo i 35 chilometri del cosiddetto primo lotto, che va da Battipaglia a Romagnano (entrambi in provincia di Salerno), dove è previsto un collegamento con la vecchia linea per Potenza. I lavori dovranno essere conclusi entro dicembre del 2026, quando scadranno i termini per avere liquidati i finanziamenti del Pnrr destinati a finanziare gran parte dei 2,8 miliardi di euro necessari. La scelta cervellotica di fare collegare Battipaglia a Romagnano ha, di fatto, allungato il percorso dell’AV Salerno- Reggio Calabria di 85 Km(per questo, la Basilicata deve tributare merito al Sottosegretario ai trasporti del tempo, nato e residente a Potenza, suo collegio elettorale).
Poi, entro il 2032 – – riferisce ancora Domenico Francesco Richichi, componente Direzione regionale Pd Calabria – dovrebbero essere realizzate altre due tratte, Romagnano-Buonabitacolo e Buonabitacolo-Praia a Mare, finanziate con 7,7 miliardi di euro del Piano nazionale di investimenti complementari (Pnc) per scelta del governo Draghi con la quale si decise di integrare i fondi del Pnrr per realizzare “la vera Alta Velocità da Salerno a Reggio Calabria”, come disse in Parlamento ad agosto del 2022, lo stesso Draghi.
Di quei 7,7 miliardi si son perse le tracce, circostanza, d’altra parte logica dato che si riferivano a un progetto inesistente, quello della tratta Salerno-Reggio Calabria.
Di tutte le buone intenzioni, quindi, sono diventate quasi realtàsoltanto la costruzione del citato primo lotto, il progetto di massima del secondo lotto fino o a Buonabitacolo, sempre nel salernitano, nonchéla tratta che attraverserà un pezzo di Basilicata fino a Praia a Mare della quale, però, si rimane ancora in attesa della scelta del percorso.
A Praia a Mare l’AV finisce. Qui, la linea si dovrebbe congiungere con quella della vecchia ferrovia tirrenica, che costeggia tutta la costa calabrese, in modalità non di Alta Velocità. Per quest’ultima si prefigura soltanto la “velocizzazione della linea” che consentirà una velocità media di 180 Km/ora, invece dei 300 standard dell’AV. La scelta di “velocizzazione della linea” Praja- Villa San Giovanni, porterà il tempo di percorrenza da Roma a Villa San Giovanni, dalle attuali 4 ore e 31 minuti, a 4 ore e 1 minuto, con un risparmio di 30 minuti che alla casse statali 800 milioni di euro per minuto guadagnato!!! Meglio lasciare perdere.
Che da Praia verso sud non sia previsto più nulla, si evince chiaramente dai documenti:
- nella mappa allegata al regolamento europeo «sugli orientamenti dell’Unione per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti», approvato a giugno del 2024 dal Parlamento e dal Consiglio europeo, la linea ad alta velocità si ferma a Praia a Mare;
- nel Documento di finanza pubblica, approvato dal Consiglio dei ministri ad aprile 2025, l’alta velocità è indicata solo fino a Praia a Mare;
- sul sito di Ferrovie dello Stato sono indicati 220 chilometri di linea, compreso un lotto ancora non finanziato da Praia a Mare a Paola per una ipotesi di investimento complessivo di 17 miliardi e mezzo di euro, ad oggi non nella disponibilità del ministero dei trasporti.Dallo stesso documento, si evince, altresì, che una di queste tratte, da Praja a Tarsia, sia irrealizzabile perché, lungo il percorso, si trovauna falda acquifera che impedisce l’esecuzione dell’opera prevista!
Ad oggi, quindi, né un progetto definitivo né un progetto di massima sono riferibili al proseguimento della linea Romagnano-Reggio Calabria, solo ipotesi personali e qualche disegno nei computer dei Dirigenti di Rfi e di Italferr, oltre che del ministro in carica (scopertosi progettista) il quale, comunque, ha recentemente dovuto dare atto che l’Alta velocità non raggiungerà mai Reggio Calabria e si guarda bene dal fornire risposte in merito alle contraddizioni tra le dichiarazioni pubbliche e i documenti ufficiali.
Resta solo da prendere atto che è cosa fatta solo la costruzione del tratto Battipaglia-Romagnano e che la stessa apre il futuro al collegamento veloce Roma-Potenza.
Da lì in avanti, se mai si intenderà progettare l’AV fino a Reggio Calabria, si torni all’ipotesi iniziale, più logica e realistica, di collegare Battipaglia con il sud della Calabria, utilizzando la via più breve che colleghi Roma a Villa San Giovanni in 3 ore e Roma a Cosenza in 1 ora e 50 minuti attraverso la già appaltata linea Paola-Cosenza», riferisce in conclusione Domenico Francesco Richichi, componente Direzione regionale Pd Calabria.