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di Massimo Clausi – Sarà composto dai massimi responsabili istituzionali e politici del Movimento, (il vice premier Antonio Tajani, il ministro per le Riforme Elisabetta Casellati, il sottosegretario all’Economia Sandra Savino, i presidenti delle Regioni, i capigruppo alla Camera, al Senato e al Parlamento Europeo, i vice segretari nazionali, e un selezionato gruppo di tecnici, economisti e studiosi) l’Osservatorio sull’autonomia differenziata di Forza Italia.
Un organismo varato durante il consiglio nazionale del partito, svoltosi a Roma. L’obiettivo è quello di monitorare gli effetti pratici dell’attuazione della legge, «che deve valorizzare tutte le regioni, con particolare attenzione a non penalizzare il Sud» si legge nel documento finale. Così come annunciato, quindi, Forza Italia, che proprio nel Sud ha gran parte del suo bottino elettorale, ha trovato una posizione mediana fra la voglia della Lega di dare subito attuazione al regionalismo differenziato e quella del centrosinistra che si sta organizzando per raccogliere le firme ai fini di un referendum abrogativo della legge.