La recente delibera della Giunta comunale di Gioia Tauro, che chiede la rimozione dell’Ammiraglio Agostinelli dalla presidenza dell’Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, ha generato un acceso dibattito politico locale. Sia Fratelli d’Italia che il Partito Democratico hanno espresso forti critiche nei confronti della delibera, sottolineando il rischio di destabilizzazione in un momento cruciale per il Porto di Gioia Tauro.

Fratelli d’Italia Gioia Tauro ritiene infatti fondamentale che «su questioni di tale rilevanza, venga mantenuto sempre un alto senso delle istituzioni e della responsabilità politica. Non possiamo ignorare che oggi il Porto rappresenta una delle principali infrastrutture strategiche del nostro Paese, nonché un punto di riferimento nei rapporti commerciali con il Mediterraneo e l’Europa.

I risultati raggiunti negli ultimi anni sono sotto gli occhi di tutti – ha sottolineato Fratelli d’Italia nella nota – nel 2024 lo scalo ha superato ogni record, movimentando quasi 4 milioni di TEU, con un incremento dell’11% rispetto all’anno precedente. Un traguardo reso possibile non solo dalla visione della governance, ma soprattutto dal lavoro straordinario delle maestranze portuali, che costituiscono una vera eccellenza a livello internazionale per professionalità, competenza e capacità operativa».

Il Partito Democratico Metropolitano di Reggio Calabria, intervenuto in merito alla delibera della Giunta comunale di Gioia Tauro, condanna l’uso distorto delle istituzioni pubbliche e difende il lavoro svolto da Agostinelli e dalle maestranze portuali, che hanno garantito risultati positivi e tenuto lontano rischi di infiltrazioni mafiose. «Basta solo ricordare da una lettura dei dati che Gioia Tauro ha appena chiuso l’anno raggiungendo il suo massimo traguardo. Lo scalo calabrese ha registrato una movimentazione di 3. 940. 447 teu, superando di gran lunga i 3. 548. 827 teu del 2023, con un incremento dell’11%.
Aprire il “fronte Sud” per il sistema portuale italiano è una sfida che implica in primo luogo una stretta alleanza tra i porti, ferrovie e interporti, lungo i corridoi che dal mezzogiorno portano nel cuore dell’Europa Centro-Orientale».

Anche il consigliere regionale del PD, Giovanni Muraca, ha preso posizione netta a favore di Agostinelli, definendo la richiesta di rimozione « un tentativo di strumentalizzazione politica».
«Esprimo il mio fermo sostegno ad Andrea Agostinelli – ha affermato Giovanni Muraca – che sta svolgendo il suo lavoro con serietà e competenza. Le accuse mosse nei suoi confronti, che riguardano provvedimenti disciplinari che non fanno altro che rispondere a dinamiche interne dell’Ente, non devono diventare terreno di scontro politico. È preoccupante che una questione amministrativa venga strumentalizzata per fini politici, mettendo a rischio la stabilità dell’Autorità di Sistema Portuale»

Muraca ha sottolineato come la vicenda sia frutto di un conflitto che si trascina da anni e che ha coinvolto, in passato, la Scarcella stessa, quando ricopriva il ruolo di responsabile dell’Ufficio Legale e Anticorruzione. Le denunce e le accuse che la stessa aveva presentato nei confronti dell’Autorità Portuale, però, sono state tutte archiviate dalla Procura di Palmi.

«Eppure – ha specificato Muraca – nonostante i provvedimenti disciplinari nei suoi confronti siano stati legittimi e giustificati, oggi assistiamo a un tentativo improprio e strumentale di mettere in discussione la legittimità dell’operato di Agostinelli. Le Istituzioni non possono essere utilizzate come strumento per risolvere conflitti personali».