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Riceviamo e pubblichiamo la nota firmata da Saverio Caridi, ex vicesindaco ed ex segretario Pd, in replica al comunicato stampa dal titolo ‘Bova Marina, Amministrazione comunale uscente “bacchetta” la nuova maggioranza’.
«Avevamo chiesto che qualcuno dell’ex gestione Zavettieri chiarisse come mai, nell’elenco dei finanziamenti regionali per i cimiteri ed in quello dei finanziamenti nazionali per gli impianti sportivi Bova Marina non c’era. L’ex sindaco, avvezzo a non rispondere a decine e decine di note stampa oggi, che è sceso dal piedistallo su cui stava a disagio, cerca di spiegare i due avvisi. Dichiara, infatti, che per i cimiteri era richiesto il requisito di non avere ricevuto, nei cinque anni precedenti, contributi per spese analoghe, intendendo con questo che il Comune avesse già avuto tale contributo. Ma facendolo a parole, senza indicare atti e documenti ufficiali, è meno affidabile della traballante memoria di un incallito racconta favole. D’altronde, ad una replica non possono mancare i dettagli del decreto di finanziamento, la data e la somma ricevuta. Credere solo alle sue parole dopo il recente passato è impossibile. Infatti, niente piano strutturale comunale, niente superamento vincolo paesaggistico, niente piano comunale di spiaggia, niente riqualificazione lungomare, niente bilancio in ordine e del tanto pubblicizzato porto niente di niente. Solo chiacchiere. Come dire, una pezza peggiore del buco. L’ex onorevole, nonostante i privilegi economici a cui poteva accedere e i vantaggi di nuove assunzioni, possiamo affermare che, per lo stato disastroso in cui ha lasciato il paese, è stato il peggiore sindaco di Bova Marina. Sull’avviso “Sport e periferie”, parla dell’efficientamento energetico della piscina per il quale “servivano il requisito del cofinanziamento del Comune pari al 10% dell’importo del progetto di € 300.000,00 e l’assenza di contenziosi in ordine alla titolarità dell’area”. E qui casca l’asino. Se la piscina non aveva i requisiti, un sindaco attento e rivolto, con lo sguardo al futuro e non al passato, avrebbe pensato all’adeguamento e al rifacimento del manto erboso del campo sportivo, che è di lato alla piscina e non a non catturare il possibile contributo. Se, poi, non c’era il 10% di cofinanziamento il tanto decantato equilibrio finanziario comunale, di cui a parole – le abituali parole – si vantava era, come al solito, solo una chiacchiera».