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«Ogni giovane che resta in Italia per fare ricerca è un investimento sul futuro di tutti». Così il senatore di Forza Italia, Mario Occhiuto, ha commentato l’approvazione in Senato del suo emendamento al DDL PNRR Scuola, che introduce due nuovi strumenti contrattuali destinati ai giovani ricercatori italiani, con un’attenzione particolare al Mezzogiorno e alla Calabria.
«Sono particolarmente soddisfatto – dichiara Occhiuto – perché grazie a queste modifiche offriamo risposte concrete a tanti giovani laureati, con strumenti più flessibili ma dotati di garanzie».
L’emendamento introduce due nuovi istituti:
- L’incarico post-doc, un contratto a tempo determinato per dottori di ricerca, della durata da uno a tre anni, con trattamento economico adeguato e copertura previdenziale e assistenziale completa;
- L’incarico di ricerca, rivolto a laureati magistrali o a ciclo unico da non più di sei anni, come primo ingresso qualificato nei percorsi di innovazione, sotto la guida di un tutor e con compensi minimi garantiti dal Ministero.
«È un passo concreto verso la valorizzazione del merito e del talento», spiega Occhiuto, «per invertire quella rotta che costringe molti giovani, come i nostri ricercatori calabresi, ad abbandonare la propria terra per mancanza di opportunità».
Il senatore forzista ha anche ricordato l’impegno del ministro Anna Maria Bernini, che negli ultimi mesi ha stanziato circa 5 milioni di euro a favore di progetti di ricerca promossi dalle istituzioni accademiche calabresi. «Un progetto – conclude – che può davvero creare nuove occasioni di crescita professionale nella nostra regione, trattenendo competenze e alimentando il sistema della conoscenza».