Proseguiranno fino alle 15.00 le operazioni di voto per le elezioni amministrative che vedono impegnati, tra gli altri, i comuni di Melito Porto Salvo – il più grande al voto nel reggino – e di San Lorenzo. Due comuni dalle sorti e dai trascorsi simili e che si trovano a lottare a tu per tu con il quorum e con la partecipazione dei cittadini al diritto-dovere civico del voto.

Entrambe le due municipalità, infatti, vedono correre alla carica di sindaco un unico candidato ed una sola lista civica. Ed in questo caso, quindi, per essere eletti, gli aspiranti primi cittadini dovranno vedere andare al voto almeno il 40% + 1 degli aventi diritto. Quest’anno, per il raggiungimento del quorum, oltre all’abbassamento della soglia di dieci punti percentuali dallo storico 50% + 1, è stato tolto dal computo anche il numero degli italiani iscritti all’Aire, l’anagrafe degli italiani residenti all’estero.

I primi risultati: a Melito il sindaco è virtualmente eletto

Si è sollevato un urlo di gioia dalla segreteria politica del candidato sindaco Tito Nastasi a Melito Porto Salvo quando, ieri sera alle 20.55, è stato superato il quorum del 40% + 1 dei votanti, attestandosi al 43,02% alla rilevazione ufficiale alle ore 23.00. Una gioia che ha visto già festeggiare i sostenitori della compagine civica che si è riunita dapprima davanti alla sede del palazzo municipale in via delle Rimembranze, e poi nella segreteria politica sul Corso Garibaldi, tra caroselli di macchine e volti certamente più distesi. «Melito ha scelto di scegliere» è il leit motiv dello staff di Tito Nastasi, ma i giochi resteranno aperti ancora oggi fino alle 15.00.

San Lorenzo vede la luce: quorum raggiunto e verso l’elezione del sindaco

E’ stata una notte con un pizzico in più di tensione, invece, nel comune laurentino, dove per soli 16 voti ieri sera non si è potuto festeggiare il superamento del quorum del 40% + 1, attestandosi al 39,36% alle ore 23.00. Dal quartier generale di Sandro Polimeni, tuttavia, la consapevolezza nella serata di ieri era che la festa sarebbe stata rimandata solo di poche ore: riaperte le urne questa mattina, infatti, il quorum è stato raggiunto alle ore 08.00 ed anche San Lorenzo può tirare un sospiro di sollievo.

L’instabilità politica degli ultimi 5 anni

Area Grecanica, destini simili. San Lorenzo, come Melito Porto Salvo, escono da due gestioni commissariali ordinarie arrivate dopo le dimissioni della maggioranza dei Consiglieri Comunali dei rispettivi consessi civici, rispettivamente nell’autunno 2023 e nell’estate 2024, portando alla fine anticipata delle amministrazioni Floccari e Orlando. Una instabilità politica che per entrambi si protrae da tempo.

Nel comune laurentino, dopo il quinquennio che ha visto guidato il comune dall’ex consigliere provinciale e imprenditore Bernardo Russo, nel 2020 non ha visto la presentazione di alcuna lista. L’anno successivo, in ottobre, viene eletto sindaco Giovanni Manglaviti. Ma a poche ore dallo scrutinio il colpo di scena: l’elezione è stata annullata a causa dell’ineleggibilità del primo cittadino eletto. Dopo due anni di commissariamento, nel 2022 è la volta di Giuseppe Floccari. Anche questa amministrazione, però, ha vita breve: nell’ottobre 2023 la maggioranza dei consiglieri comunali si dimette, facendo quindi decadere il sindaco. Anno 2024, dopo quasi 8 mesi di commissariamento ordinario non si presenta alcuna lista alla tornata elettorale.

Sorte simile ed instabilità politica che si protrae da anni anche a Melito Porto Salvo: è l’ottobre 2019 quando a 4 anni dalla sua elezione si dimette il sindaco Giuseppe Meduri ed arriva il commissario prefettizio. Nel 2020, alla prima tornata elettorale dell’era Covid, la sola lista presentata non raggiunge il quorum. Ci riprova Salvatore Orlando nell’ottobre del 2021 che, anche grazie alla spinta propulsiva delle concomitanti elezioni regionali, raggiunge il quorum e diventa sindaco: anche in questo caso, la sua, è l’unica lista a concorrere alla tornata elettorale.

Due anni e mezzo dopo – ed una serie di dimissioni e defezioni politiche – nel pieno dell’estate 2024 le dimissioni della maggioranza dei consiglieri porta allo scioglimento del Comune. Si arriva, dunque, ad oggi, dove ai nastri di partenza vi sono due liste: quella attualmente in corsa, guidata da Tito Nastasi, e quella di Patrizia Crea, ricusata dopo la presentazione. A nulla sono valse le istanze di revisione alla commissione mandamentale ed i ricorsi al Tar prima ed al Consiglio di Stato poi: la lista è stata ufficialmente ritirata dalla corsa elettorale, portando ad una nuova lotta contro il quorum.