Le elezioni regionali del 5 e 6 ottobre rappresentano un’occasione irripetibile per avviare un processo di radicale cambiamento per la nostra Regione. Per questo motivo ho ritenuto doveroso dare il mio contributo di impegno e passione, affinché la Calabria possa finalmente conoscere una nuova primavera: una terra in cui ritornare perché ricca di opportunità, un luogo dove restare ed investire i propri saperi per creare sviluppo e ricchezza in modo equo e sostenibile.

Per me, che ho avuto la fortuna di formarmi nel solco dei più nobili ideali della sinistra, a cui rimango saldamente ancorato, l’impegno politico costituisce da sempre un servizio a favore dei più emarginati, di chi non ha voce né diritti, di chi è costretto a rinunciare allo studio, persino alle cure, perché obbligato a sopravvivere. In Calabria, questo significa purtroppo uno su due cittadini.

Ecco dunque l’urgenza di misurarmi, di dare il mio contributo per costruire una Regione finalmente normale, in cui i diritti e le libertà civili e politiche garantite dalla Costituzione possano trovare concreta attuazione, senza condizionamenti e barriere.

Pertanto: viva la Calabria dei diritti, dell’eguaglianza sostanziale, della bellezza, dell’inclusione, della solidarietà, delle opportunità per tutti, del lavoro dignitoso e sicuro.