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«Se dovesse corrispondere al vero quanto riportato dalla stampa, ci troveremmo di fronte a una vicenda tanto grave quanto surreale». Così il gruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale interviene sul caso Ernesto Ferraro, in merito alla sua rimozione da amministratore unico di Ferrovie della Calabria da parte del presidente Roberto Occhiuto.
Secondo i consiglieri Pd, la notizia che Ferraro continui a mantenere un ruolo all’interno della stessa società da cui è stato formalmente rimosso, eventualmente in qualità di dirigente a tempo indeterminato, merita un’immediata verifica istituzionale.
«Non ci sono ragioni per le quali si possa condividere una simile scelta – scrivono i consiglieri dem – che prevede la sua permanenza in azienda dopo la sua rimozione da un incarico di vertice. Sarebbe una mossa di facciata, il classico gioco delle tre carte e l’ennesima presa in giro nei confronti dei calabresi».
Il Pd regionale punta anche il dito contro l’apparente silenzio degli uffici e degli assessorati coinvolti: «Ci chiediamo come possa essere possibile che una simile operazione sia passata inosservata, senza che né l’assessore di riferimento né il Dipartimento competente abbiano ravvisato elementi critici».
Per questo, i consiglieri democratici annunciano la presentazione di un’interrogazione urgente alla Giunta: «Chiederemo formalmente chi ha autorizzato la procedura, con quali motivazioni, e se la Presidenza fosse a conoscenza della manovra. La Regione deve fare chiarezza, subito, in Consiglio».