Nel corso dell’incontro, l’Associazione ha ribadito quanto già espresso in precedenti comunicati: il Ponte sullo Stretto non è un’opera isolata, ma rappresenta l’asse portante di una nuova visione di sviluppo per il Sud Italia e per tutto il Mezzogiorno.

Nel confronto con il Ministro Salvini, l’Associazione ha sottolineato un concetto fondamentale spesso trascurato nel dibattito pubblico: il Ponte ha il potenziale di creare l’area metropolitana più innovativa del mondo, unendo due città separate dal mare, Reggio Calabria e Messina, in un unico sistema urbano, produttivo e infrastrutturale integrato. Una realtà simile non esiste in nessun’altra parte del pianeta: due regioni, due territori, due sponde che si fondono in un’unica piattaforma di sviluppo, connessa all’Europa e al Mediterraneo. Questa visione non riguarda soltanto la mobilità, ma un nuovo modello di crescita per tutto il Sud: porti più forti, turismo integrato, intermodalità logistica e nuove opportunità occupazionali.

Il Ponte sarà la chiave per valorizzare il Mezzogiorno come motore strategico dell’Italia, consentendo di rilanciare l’intero asse logistico e produttivo meridionale, a partire da Gioia Tauro, destinato a diventare un nodo centrale nel traffico merci euro-mediterraneo.

L’Associazione ha inoltre denunciato con fermezza la miopia politica del Partito Democratico, a livello nazionale, regionale e comunale, che continua a ostacolare il Ponte non per motivi tecnici o ambientali, ma per pura ideologia. A Reggio Calabria, in particolare, il sindaco Giuseppe Falcomatà si è fatto portavoce di questa linea di retroguardia, trasformando una grande opportunità di sviluppo in una battaglia ideologica che penalizza la città e l’intera area dello Stretto.

È grave che chi amministra il territorio scelga di schierarsi contro un’opera capace di generare lavoro, infrastrutture, turismo e competitività per tutto il Sud. Questa posizione, dettata da logiche di partito e da interessi elettorali, mostra l’incapacità del PD di comprendere il valore strategico del Ponte e di immaginare un futuro in cui Calabria e Sicilia non siano più periferie, ma cuore pulsante dell’innovazione e dello sviluppo mediterraneo.

Il Ministro Salvini, condividendo pienamente la visione dell’Associazione, ha dichiarato: «Il Ponte sullo Stretto non è solo un’infrastruttura, ma il cuore dell’area metropolitana più innovativa del mondo. Uniremo Calabria e Sicilia, Reggio e Messina, per creare un sistema unico al mondo, un modello di integrazione tra trasporti, logistica e sviluppo locale. Andremo avanti con determinazione.»

L’Associazione ha espresso gratitudine al Ministro per la sua determinazione nel difendere un progetto che può cambiare il destino del Mezzogiorno d’Italia. Per il Prof. Veronese, il Ponte sullo Stretto non è un’opera da fermare, ma da completare e valorizzare:

«È il simbolo del riscatto del Sud, un’opera che unisce, crea lavoro, promuove turismo e competitività. Un ponte che collega due regioni, ma anche due visioni: quella di chi vuole crescere e quella di chi vuole restare fermo.» L’Associazione Amici del Ponte Nello Stretto continuerà con decisione a sostenere il progetto e a contrastare ogni tentativo politico o ideologico di sabotaggio che voglia lasciare il Mezzogiorno nell’isolamento e nella marginalità.