La vasta operazione condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia, che ha registrato 97 arresti e 200 indagati, coinvolgendo varie zone del territorio provinciale reggino (Sinopoli, Melicucco, Africo/Platì, Locri), rappresenta una significativa dimostrazione di legalità repubblicana, che merita tutto intero il nostro plauso e il nostro supporto.

Le risultanze delle indagini ci portano a riscontrare, ancora una volta, l’estrema pervasività sociale e culturale della ’ndrangheta locale, abilissima nelle sue capacità camaleontiche e rigenerative, nuovamente e puntualmente ramificata sul territorio.
Siamo dinanzi a un’organizzazione criminale che sa sempre riprogettare la propria traiettoria, al punto da costruire un coordinamento stabile fra i vari locali del territorio provinciale e da organizzare una struttura sovraordinata interamente dedicata al lucrosissimo traffico di stupefacenti.

In questo quadro, preoccupano le collusioni con la politica e lo scambio politico-mafioso, con campagne elettorali (penultime regionali su tutte) chiaramente inquinate dalle cosche, impegnate nella “promozione” di alcuni specifici candidati.

Così come permane l’inquietudine per l’utilizzo criminale del Porto di Gioia Tauro, ancora una volta snodo cruciale nella distribuzione della droga proveniente dal Sud America, ancora una volta «calpestato» nella sua vocazione di asset fondamentale nello sviluppo della nostra regione.

Per tale ragione, esprimiamo preoccupazione per la scarsa attenzione che a livello nazionale si pone verso un fenomeno così inquietante. Sinistra Italiana si schiera apertamente a fianco dei magistrati e delle forze dell’ordine che lottano ogni giorno contro la «colonizzazione» mafiosa della nostra amata Calabria. Il nostro impegno è inequivocabilmente diretto all’affermazione della legalità costituzionale e repubblicana, contro ogni forma di sopraffazione mafiosa.

Riteniamo decisivo che la politica tutta, soprattutto in una regione come la Calabria, che persiste nella sua democrazia fragile e incompiuta, rigetti totalmente ogni forma di malaffare e contiguità con la criminalità mafiosa. A partire da una misura di «igiene politica» che potremmo definire basica:
la trasparenza e la qualità delle proprie liste elettorali, la scelta di candidati che sanno perfettamente dove posizionarsi e come muoversi dinanzi alla volgarissima invadenza ’ndranghetista.

La prima dichiarazione programmatica, il primo contenuto di merito, sono proprio le persone che ci rappresentano a livello politico e istituzionale: in ogni scadenza elettorale.

In considerazione di ciò, l’auspicio che si pone Sinistra Italiana è di registrare convergenze tra tutte le forze progressiste, che a breve inizieranno il percorso di confronto per le prossime competizioni elettorali – a partire da quelle vicine delle comunali di Reggio Calabria e dal rinnovo del Consiglio Regionale – allo scopo di presentare liste “pulite”, fatte da uomini e donne di buona volontà e con la schiena diritta, per gestire le istanze che provengono dai cittadini onesti. Solo così sarà possibile creare i presupposti per rilanciare la Regione e sconfiggere il malaffare.