«L’approvazione da parte del CIPESS (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile) del Progetto Definitivo del Ponte sullo Stretto di Messina, con il quale si dà il via libera alla costruzione della grande infrastruttura a campata unica, pone fine a decenni di parole al vento e apre prospettive inimmaginabili di sviluppo – in particolare turistico – per le due Regioni e soprattutto per l’intera Area dello Stretto. Una grande attrazione per milioni di visitatori che verranno da tutto il mondo ad ammirarlo. Un Ponte, come si dice tecnicamente, “strallato”, cioè sostenuto da cavi, il più lungo al mondo, tra Reggio – Villa San Giovanni e Messina».

È quanto afferma Candeloro Imbalzano, già presidente della Commissione «Bilancio, Attività Produttive e Fondi Comunitari» del Consiglio Regionale ed ex assessore comunale all’Area dello Stretto, nonché attuale dirigente di Forza Italia.

«Si riparte, e definitivamente – prosegue – con buona pace ed in barba all’ex Ministro Bianchi che, appena nominato oltre dieci anni fa al Ministero di Porta Pia, aveva inopinatamente stoppato l’avvio dell’opera. Ed è legittimo e sacrosanto, questa volta, dopo venti anni di battaglie a favore dell’opera da parte di tutto il Centrodestra, a partire dal presidente Berlusconi che nel 2001 l’aveva inserita nel famoso “Contratto con gli Italiani” stipulato con Vespa, e soprattutto a livello locale con il nostro impegno – prima con l’associazione politico-culturale “Area dello Stretto” e poi con iniziative ai diversi livelli istituzionali – gioire per lo sbocco naturale, nelle prossime settimane, dell’inizio dei lavori di un’opera destinata a diventare il simbolo della capacità tecnologica italiana nel mondo».

«Non staremo ancora qui a ribadire e specificare gli altri enormi vantaggi economici, ambientali e sull’intero sistema dei trasporti che il Ponte produrrà. Lo Stretto di Messina, già da millenni centro geografico del Mediterraneo, è destinato a diventare il nuovo baricentro del Sud Europa, completando il corridoio Berlino-Palermo. Con gli altri investimenti infrastrutturali previsti e finanziati – a partire dall’Alta Velocità e dalla nuova S.S. 106, su cui tanto si sta spendendo il presidente Occhiuto – questo grande comprensorio, al centro dell’attenzione mondiale, acquisirà una grande capacità di attrazione di investimenti, soprattutto turistici. L’esempio del Ponte dei Dardanelli, inaugurato nel 2022 al termine di pochi anni di lavori, con una lunghezza di oltre 4.600 metri e una campata unica di 2.023 metri, in una zona ad alta sismicità, con l’enorme flusso di turisti stimolato, ne è la tangibile dimostrazione, ridando speranze fin qui frustrate alle popolazioni calabresi e siciliane» – conclude Imbalzano.