«La tutela del territorio passa dalle città che “ospiteranno” le opere del ponte e, atteso che la legge non ha previsto un dibattito pubblico preliminare, è nelle conferenze di servizi che questo ente farà valere le ragioni della Città». Divampa la polemica intorno alla realizzazione del Ponte sullo Stretto in riva allo Stretto. Da Villa a Messina i sindaci rivendicano la centralità dei territori che verranno interessati dall’opera. E il sindaco di Villa San Giovanni Giusy Caminiti non ha evidenziato « quanto sostenuto in tutti questi mesi: il nostro territorio è talmente fragile e talmente impattato dall’opera ponte che necessita di studi specifici, di dettaglio ed approfonditi, della presentazione di progetti analitici sulla risoluzione delle interferenze, del progetto di cantierizzazione dell’opera, al fine di entrare nel merito delle questioni poste a tutela del territorio».

Adesso è il momento dello studio. L’amministrazione si dedicherà alla lettura di ciascuna delle 60 prescrizioni poste dalla commissione, ma «già quanto ci viene consegnato dalla stampa evidenzia la bontà di quello che abbiamo sempre sostenuto: il progetto che sarà consegnato all’esito delle prescrizioni richieste sarà altra cosa rispetto al progetto definitivo oggetto di valutazione di impatto ambientale. Per questa ragione diventa ancora più fondato il deliberato consiliare del 23 ottobre che ha chiesto la sospensione della conferenza istruttoria davanti al Mit in attesa delle prescrizioni della commissione VIA, la sospensione della dichiarazione di pubblica utilità da parte del CIPESS per la mancata esatta individuazione delle aree da espropriare.

Lèggiamo dalle note stampa che la commissione ha affrontato non soltanto gli aspetti ambientali e naturalistici, ma anche quelli relativi alle opere a terra, alla cantierizzazione, al monitoraggio ambientale: sono tutti i rilievi che questo ente territoriale ha posto nelle osservazioni iniziali e nelle osservazioni rese alle controdeduzioni della proponente Stretto di Messina».

E dall’altra parte dello Stretto anche il sindaco di Messina Federico Basile, ha espresso alcune considerazioni su questo importante passaggio e sul ruolo che il Comune dovrà svolgere in questa fase di accelerazione.

«Un esito forse quasi scontato rispetto a quanto già si era compreso nei mesi scorsi. Attendiamo ora il provvedimento ufficiale, in cui saranno indicate le 60 prescrizioni per il progetto. Lo valuteremo con attenzione, nell’ambito delle nostre competenze, consapevoli che ora il percorso passa al CIPESS, il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile. La fase esecutiva dell’opera sta subendo un’accelerazione e dobbiamo fare tutto ciò che spetta al Comune per garantire che il progetto rispetti il nostro territorio.

La nostra città, come abbiamo detto più volte, deve essere protagonista in ogni fase del progetto – ha affermato il Sindaco Basile – per garantirne un corretto inserimento nel territorio e un impatto positivo su economia, ambiente e qualità della vita anche in ottica di benefici delle opere compensative proposte ed i cui benefici ricadranno sulla città di Messina e che dovranno essere in parte avviate prima della concreta realizzazione del ponte e delle relative opere complementari.

Il contesto di cantieri infatti e le trasformazioni che questo progetto porterà con sé avrà una portata devastante, capace di ridisegnare  il territorio  e generare una serie di effetti rilevanti. Al di là dell’opera in sé quindi permane un interesse generale a tutela del territorio e della qualità della vita dei cittadini.
Messina rivendica un ruolo attivo nelle decisioni che riguarderanno non solo la costruzione, ma anche la gestione di una struttura che avrà effetti diretti sulla comunità e sulle infrastrutture locali”, conclude Basile».