Ancora una volta il Comune di San Ferdinando non ha rispettato la scadenza prevista dalla normativa per la presentazione del rendiconto della gestione dell’esercizio 2024, documento fondamentale per la trasparenza e la regolarità amministrativa dell’Ente.

Il 30 aprile rappresentava il termine ultimo per l’approvazione del rendiconto da parte del Consiglio Comunale, ma la proposta non è stata nemmeno portata in aula. Come stabilito dall’art. 227, comma 2 del Testo Unico degli Enti Locali (TUEL), il documento – composto da conto del bilancio, conto economico e conto del patrimonio – deve essere deliberato entro il 30 aprile dell’anno successivo a quello di riferimento, previa disponibilità ai consiglieri almeno venti giorni prima della seduta di approvazione.

In questo caso, tuttavia, i consiglieri comunali hanno ricevuto l’invito alla consultazione soltanto il 28 aprile, a soli due giorni dalla scadenza, in coincidenza con l’approvazione del documento da parte della Giunta. «Una tempistica del tutto inadeguata – denuncia Maria Carmela Digiacco, capogruppo di Fratelli d’Italia – che compromette le possibilità di esaminare e valutare correttamente il documento prima del voto».

«Se il termine dei 20 giorni è un requisito essenziale per garantire il buon funzionamento della procedura – prosegue Digiacco – allora la proposta avrebbe dovuto essere resa disponibile già agli inizi del mese. Questa ennesima mancanza rischia di esporre il Consiglio a una diffida da parte del Prefetto, come già accaduto in passato, preludio all’applicazione dell’art. 141 del TUEL, che prevede lo scioglimento del Consiglio comunale per inadempienza».

La consigliera evidenzia con preoccupazione come tale inadempienza non sia solo un vulnus amministrativo, ma un atto che danneggia la credibilità dell’Ente e mina le basi della rappresentanza democratica. «È un gesto di grave irresponsabilità amministrativa, che espone l’Ente a un possibile commissariamento e getta discredito su tutto il Consiglio, che non ha colpe in merito ai ritardi».

Digiacco, in conclusione, richiede l’immediata convocazione del Consiglio comunale per l’approvazione del rendiconto nei termini previsti dalla legge. «In caso contrario – annuncia – sarò costretta a chiedere formalmente al Prefetto lo scioglimento del Consiglio, per la reiterata mancata approvazione del rendiconto, e mi auguro che questa volta i consiglieri non vengano tenuti all’oscuro, come accaduto in precedenza».