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Le dimissioni del Presidente Occhiuto hanno di fatto paralizzato la macchina burocratica regionale, lasciando in sospeso atti e provvedimenti. Ma la politica vera – quella che nasce per servire i cittadini e non per inseguire tornaconti personali – non si ferma.
«Mentre lui congela la Calabria per calcolo politico, noi continuiamo a lavorare per dare risposte concrete».
È in questa direzione che il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Ferdinando Tavernise ha depositato la proposta di legge “Disposizioni per incentivare la qualità e la sicurezza del lavoro, l’applicazione del salario minimo orario di nove euro, la sostenibilità energetica e ambientale, la legalità e la stabilità occupazionale”.
Si tratta di un testo che non grava sul bilancio regionale, ma che introduce un sistema di regole e criteri premianti negli appalti e nelle concessioni pubbliche per:
- garantire un salario minimo di almeno nove euro lordi l’ora e combattere il fenomeno del lavoro povero
- rafforzare la sicurezza nei luoghi di lavoro, con controlli mirati e standard più elevati
- premiare le imprese che rispettano i contratti collettivi più rappresentativi, adottano misure di sostenibilità ambientale e si impegnano nella legalità
- tutelare la stabilità occupazionale con la clausola sociale nei cambi d’appalto
- contrastare il dumping salariale e le infiltrazioni criminali negli appalti pubblici
«La Calabria è maglia nera in Italia per disoccupazione e reddito pro capite. Troppi giovani lasciano la nostra terra e troppe famiglie vivono con stipendi che non bastano per arrivare a fine mese».
«Questa proposta non è un libro dei sogni, ma un atto concreto che mette la dignità del lavoro e la giustizia sociale al centro delle politiche regionali».
«Mentre Occhiuto blocca la macchina amministrativa per le sue vicende personali, noi dimostriamo che un’altra Calabria è possibile. Una Calabria in cui la politica non è fatta di scenari elettorali e tatticismi, ma di lavoro quotidiano per migliorare la vita delle persone».