venerdì,Marzo 29 2024

Reggina, salvezza del club e iscrizione alla prossima Serie B: ecco cosa serve

La salvezza della società amaranto non è una mission impossible come sembra, per quanto servirà una liquidità consistente

Reggina, salvezza del club e iscrizione alla prossima Serie B: ecco cosa serve

Archiviata la fine del campionato 2021/22, per la Reggina è tempo con urgenza di pensare alla stagione 2022/2023. A partire da un’iscrizione che, come noto, non è scontata visto il recente arresto di Luca Gallo e i problemi economici della società amaranto. Vediamo nel dettaglio cosa serve al club per ottenere l’ammissione al prossimo torneo.

Cinque milioni

La Reggina dovrà dimostrare il pagamento degli emolumenti ai tesserati fino al 30 giugno. Una cifra pari a circa un milione e seicentomila euro, dal momento che mancano le mensilità di marzo, aprile, maggio e giugno. In più servirà rispettare come detto il valore di 0.7 relativo all’indice di liquidità (rapporto fra attivo e passivo) imposto dalla Figc. Constatato che la Reggina, per ammissione stesso di Luca Gallo, ha un debito complessivo di circa 14-15 milioni, per soddisfare il requisito servirebbero una decina di milioni. Se così fosse, il club sarebbe spacciato. La Federazione ha infatti stabilito che qualora il valore di entrambi gli indicatori correttivi sia inferiore ai livelli-soglia stabiliti, l’eventuale carenza finanziaria sarà ridotta nella misura complessiva di 2/3. Tale riduzione si applicherà, in ogni caso, alle società neopromosse dalla Serie C alla Serie B e alle società che nelle precedenti tre stagioni sportive abbiano partecipato ad almeno un Campionato di Serie C.

La Reggina, dunque, non avrebbe bisogno di un attivo di 10 milioni bensì di 1/3, pari a circa 3,5 milioni, frutto di ricapitalizzazione da parte di chi amministra o amministrerà il club nel prossimo futuro. Insomma, fra stipendi e indice di liquidità da rispettare, la Reggina per iscriversi necessità di una cifra che gravita intorno ai 5 milioni di euro, centinaia in più, centinaia in meno. A quel punto, poi, si andrà avanti, tenendo sempre presente che si dovranno fare i conti con il debito restante, che sarà rateizzato in sei anni, sulla base di quanto successo negli anni, ad esempio, alla Lazio.

La scadenza del 16 maggio

Una delle preoccupazioni che sta attanagliando la tifoseria è legata alla data del 16 maggio. La Figc ha stabilito che le società di Serie B e di Serie C dovranno dimostrare ai fini dei controlli federali, entro quel giorno, il versamento delle ritenute Irpef e dei contributi Inps relativi alle mensilità di novembre e dicembre 2021. Dei pagamenti che, però, la Reggina ha già rateizzato, come spiegato in precedenza, dopo averli mancati lo scorso 16 febbraio.

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