giovedì,Aprile 25 2024

Reggina-Cagliari, Inzaghi: «Sono io il responsabile»

Ranieri si complimenta col pubblico amaranto e sottoliena: «Nel girone d'andata agli amaranto riusciva tutto, poi gli altri li hanno studiati»

Reggina-Cagliari, Inzaghi: «Sono io il responsabile»

Al fischio finale di Reggina-Cagliari, sono intervenuti in sala stampa i protagonisti della partita. Ecco le loro dichiarazioni.

Pippo Inzaghi (allenatorore Reggina)

«Oggi penso che non ci siano scusanti. Avevamo riposato, i tifosi ci avevano caricato. Fare chiacchiere oggi però non serve. Dobbiamo pensare di avere 0 punti in classifica, giocare con la bava alla bocca. Dobbiamo fare di più, sia per la società che per i tifosi. Scelte? Dopo la partita è normale che tutto possa essere stato sbagliato, per la prima volta non è stata la solita Reggina. Abbiamo ancora una classifica importante. Dobbiamo avere più fame. Ci prendiamo i fischi, torneremo a prendere i punti, per questa società e per questi tifosi. Non troviamo colpevoli, sono io il responsabile. Forse però vedere giocare Fabbian e Pierozzi così è da esempio, forse cambieremo l’impianto tattico. Hernani e Majer non dovevano giocare, il primo aveva la febbre da tre giorni, il secondo aveva preso una botta in allenamento».

Claudio Ranieri (allenatore Cagliari)

«La Reggina è una squadra di carattere e buonissimi giocatori, hanno messo due-tre palloni pericolosi in area, abbiamo fatto il secondo gol e abbiamo disputato poi una buona prova. È stata una gara intensa e combattuta, complimenti al pubblico che ha incitato sino all’ultimo la propria squadra. La Reggina resta una signora squadra, corrono e sanno cosa fare. Nel girone d’andata gli è andato tutto bene, poi gli avversari l’hanno studiata. In B nel girone d’andata tutti pensano a giocar bene, nel ritorno vogliono i punti».

Lorenzo Crisetig (centrocampista Reggina)

«Tutte le squadre possono incappare in periodi del genere. È successo anche al Cagliari, le otto partite che mancano vanno vissute come otto finali. Dobbiamo riprendere a lavorare, in vista di Genova. Ritengo che in questo momento dobbiamo pensare solo alle gare che rimangono».

Foto di Valentina Giannettoni

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