Durante la sfida tra Sambiase e Reggina 1914, ultras e tifoserie uniscono le forze per sostenere Mariano, bambino dell’hinterland lametino affetto da una malattia rara. Una raccolta fondi condivisa che supera i colori e rimette al centro il senso più autentico del tifo.
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C’è un momento, allo stadio, in cui il rumore del tifo si abbassa e resta solo l’essenziale. Succede quando il calcio smette di essere rivalità e diventa responsabilità collettiva. È quello che accadrà domenica, in occasione della partita tra Sambiase e Reggina, quando sugli spalti prenderà forma un gesto che va oltre il risultato e oltre i colori.
A promuovere l’iniziativa sono stati i ragazzi del Sambiase, che hanno scelto di dedicare la giornata a Mariano, un bambino dell’hinterland lametino affetto da una malattia rara.
Una battaglia quotidiana, combattuta insieme alla sua famiglia, che richiede cure complesse e costose, da affrontare anche fuori dalla Calabria. Da qui la decisione di avviare una raccolta fondi, destinando il ricavato delle fanzine e delle donazioni libere al sostegno concreto delle terapie necessarie.
Alla chiamata ha risposto anche la Curva Sud della Reggina, che ha annunciato la propria partecipazione all’iniziativa. Durante la partita, un ultras del Sambiase passerà tra i settori con un salvadanaio per raccogliere le offerte dei tifosi presenti. Un gesto semplice, ma carico di significato, che trasforma lo stadio in uno spazio di condivisione e attenzione verso chi ha più bisogno.
«Invitiamo tutta la tifoseria a partecipare con un gesto di cuore. Ogni contributo, anche piccolo, può fare la differenza», è il messaggio che accompagna l’iniziativa. Parole che raccontano una verità spesso dimenticata: il tifo non è solo appartenenza, ma anche cura, vicinanza, capacità di riconoscersi parte di qualcosa di più grande.
Per una volta, il coro più forte non sarà quello che arriva dalla curva, ma quello silenzioso di chi sceglie di esserci. Tutti insieme per Mariano, perché – come ricordano gli ultras – la curva non lascia mai indietro nessuno.

