Antonino Ragusa, protagonista assoluto della sfida con la Nissa, commenta la prestazione della Reggina e il suo ritorno al gol: «Mentalmente sono sempre rimasto tranquillo. Non cercavo la gloria personale, ma solo tre punti. Abbiamo dimostrato compattezza e lucidità. Il nostro gruppo merita fiducia».

Dopo la doppietta che ha steso la Nissa, Nino Ragusa si presenta nel post-partita con la serenità di chi ha appena firmato una prestazione da leader. «Sinceramente ero tranquillo anche quando non segnavo. Quello che conta per me sono le vittorie della squadra, non spiccare a livello personale», spiega l’esterno amaranto.

Tornato al gol dopo alcune settimane di digiuno, Nino Ragusa ha ribadito la sua centralità nello scacchiere amaranto con una doppietta pesantissima. «I miei compagni me lo ricordavano ogni giorno che mancava il gol… ma oggi è arrivato nel modo più bello», ha raccontato sorridendo nel post partita.

Con uno sguardo al recente passato, ha poi spiegato anche l’esultanza zoppicando nella gara di Sambiase: «Avevo dolore, ma non potevo restare fermo. Dovevo correre ad abbracciare Barillà. Era una gioia troppo grande per non condividerla. Ce la meritiamo tutta».

Sul piano emotivo e mentale, Ragusa ha mostrato grande equilibrio anche in una partita nervosa: «L’arbitraggio? Preferisco non soffermarmi troppo, ma è difficile restare calmi in campo quando certe situazioni ti innervosiscono. Servirebbe più serenità da parte di tutti».

Con dieci gol stagionali, Ragusa è ora in doppia cifra e guida la Reggina nella rincorsa finale. «Abbiamo mostrato maturità. Stiamo crescendo anche nella gestione del risultato. Ora testa bassa e avanti: vogliamo chiudere con tre vittorie. E poi si vedrà». La passione amaranto non smette di crescere, e Nino Ragusa è uno dei volti più rappresentativi di questa rincorsa che sembra non volersi fermare.