Tutti gli articoli di Reggina
PHOTO
Riccardo Vesprini è pronto a brillare con la maglia amaranto. Dalla sua crescita nei settori giovanili di Bologna e Spal, il giovane talento è determinato a fare la differenza. In questa intervista esclusiva, ci racconta il suo percorso, l’incredibile spirito di squadra e l’ispirazione che trae dai suoi compagni. Tra obiettivi ambiziosi e la passione per il calcio, Vesprini ci svela il suo sogno di conquistare la Serie C con la Reggina, con il supporto di mister Trocini e la spinta dei tifosi. L’intento è chiaro: vincere insieme e arrivare in alto.
Un momento speciale: l’assist decisivo a Vibo. Come lo ricorda?
«È stato un momento bellissimo, soprattutto perché arrivava dopo un periodo difficile, con un infortunio che mi ha tenuto lontano dal campo. L’assist è stato fondamentale, un gesto che ha contribuito alla vittoria della squadra. Ogni partita è una battaglia, ma questo assist è stato un simbolo di come, nonostante le difficoltà, siamo riusciti a rilanciarci con mister Trocini.»
Com’è stato il passaggio dai settori giovanili al mondo del dilettantismo e cosa significa per lei far parte di una piazza come quella della Reggina?
«Crescere nei settori giovanili è stato fondamentale, ma quest’anno con la Reggina sto vivendo una crescita ancora più grande. Qui ho avuto l’opportunità di allenarmi con i grandi, e l’impatto con il mondo del dilettantismo si fa sentire. La Reggina è una piazza che ha un obiettivo elevato e la voglia di vincere è condivisa da tutta la squadra. Ogni giorno cerco di migliorarmi, lavorando con i miei compagni e affrontando ogni sfida con determinazione».
Domenica arriva una partita cruciale: come vive questa responsabilità e cosa si aspetta dal suo contributo in campo?
«Ogni partita è importante, e quella di domenica non fa eccezione. Ma non vedo l’ora di scendere in campo con la stessa voglia delle ultime settimane. La responsabilità c’è, ma la squadra è preparata e sappiamo che possiamo fare la differenza. I tifosi sono sempre con noi, e sentire la loro spinta ci dà una carica incredibile. Se arriva un altro assist, meglio, ma ciò che conta è il risultato finale: i tre punti».
L’atmosfera nello spogliatoio è sempre positiva. Come descriverebbe il rapporto con mister Trocini e l’energia che trasmette?
«Lo spogliatoio è a mille. Tutti abbiamo lo stesso obiettivo e questo ci rende forti. Il mister è un punto di riferimento, non solo come allenatore, ma anche come uomo. Ci trasmette la passione, la voglia di lottare, ed è sempre il primo ad arrivare in campo. Ogni giorno ci dà la carica, e noi, in campo, cerchiamo di restituirgliela con prestazioni all’altezza. Lui non è solo un mister, è un leader».
Come vi preparate per le sfide con squadre forti come il Siracusa? Cosa serve per batterli?
«Il Siracusa è una squadra forte, ma noi dobbiamo essere noi stessi, senza paura. Abbiamo già affrontato squadre di livello e sappiamo che se giochiamo come sappiamo possiamo battere chiunque. Giocare a Granillo, con il nostro pubblico, è una spinta in più. La gente ci incita e ci dà quella carica extra che ci permette di fare la differenza.»
Parlando di squadra, come si sente a giocare sulla fascia con compagni del calibro di Ragusa?
«Nino è un grande, un punto di riferimento. Mi incoraggia sempre e ci capiamo molto bene in campo. Mi dà una forza incredibile e mi aiuta a migliorare, soprattutto sulla fascia. Ogni volta che ci sovrapponiamo, è come se fossimo in sintonia: io so cosa farà lui, lui sa cosa farò io. È un grande giocatore e sicuramente di categoria superiore, e per me è un onore giocare con lui»
La partita di domenica avrà un sapore speciale, anche perché il Granillo sarà pieno. Come si sente all’idea di giocare davanti ai tifosi?
«Se ci penso, mi vengono i brividi. Non ho mai visto uno stadio come il Granillo, ma immaginarmelo pieno di tifosi è un’emozione unica. Spero che sia una giornata speciale, con i tifosi che ci incitano ad ogni passaggio, ad ogni azione. Saranno il nostro dodicesimo uomo in campo, e sarà per loro che daremo tutto»
E fuori dal campo? Quali sono i suoi sogni e passioni?
«Oltre al calcio, studio ancora, sto finendo la maturità e mi piace molto andare in palestra. La musica è una delle mie grandi passioni, in particolare quella spagnola. Mi rilassa e mi aiuta a concentrarmi. Ma, prima di tutto, il mio sogno è quello di arrivare in Serie A e fare una grande carriera. Ma adesso, passo dopo passo, voglio vincere con la Reggina»
C’è un giocatore o un allenatore che la ispira?
«Mi ispiro a Theo Hernández, che è un grande terzino sinistro. Poi mi piace anche Giovanni Di Lorenzo, che è un modello per me come terzino destro»
Vesprini è un ragazzo che ha tutta la determinazione per arrivare in alto, e la Reggina è il trampolino di lancio perfetto. Con la sua energia, il suo spirito di sacrificio e la voglia di migliorarsi ogni giorno, è pronto a fare la differenza. Ma non solo per sé stesso, per tutta la squadra e per i tifosi che lo supportano. Con il sostegno dei suoi compagni e la guida del mister, non c’è obiettivo che non possa essere raggiunto.

