La Reggina viene sconfitta dal Siracusa, mettendo in luce gravi difficoltà, specialmente nella ripresa, quando la squadra non è riuscita a reagire. L’assenza di Barillà, capitano fondamentale, ha influito molto, privando la squadra di quel supporto a centrocampo. Con il campionato che si fa via via più complicato, il ripescaggio rimane l’unica speranza, ma la strada è tutt’altro che agevole.

La Reggina esce scossa dalla sfida contro il Siracusa, con un primo tempo in cui, pur non brillando, la squadra sembrava tenere in mano il controllo del gioco. Ma nella ripresa, quando la partita si è intensificata, la squadra ha ceduto senza opporre resistenza, subendo una doppietta da parte di Suhs, difensore del Siracusa, che ha sorpreso tutti con la sua prima doppietta in carriera e i primi due goal in campionato. Un’ironia amara che rende la sconfitta ancora più pesante.

L’assenza di Nino Barillà si è fatta sentire in modo drammatico. Senza il capitano, la Reggina ha sofferto il gioco del Siracusa, dove la squadra non è riuscita a reggere l’intensità degli avversari. Le disattenzioni difensive sui calci piazzati hanno permesso al Siracusa di capitalizzare, mettendo a segno due gol che hanno deciso l’esito della gara. Una prestazione deludente, con la squadra che si ritrova ora a confrontarsi con un futuro che appare incerto. Riprendersi non sarà facile, ma è necessario reagire. A peggiorare la situazione, la gestione arbitrale ha sollevato polemiche, con un gol annullato a Barranco che ha generato dubbi e discussioni.

Il campionato si fa sempre più complicato e il ripescaggio sembra l’unica via d’uscita. Tuttavia, resta una possibilità incerta, una via che dipende da troppi fattori esterni. Con 11 finali da giocare, la Reggina dovrà lottare contro il tempo e le avversarie per non perdere il filo di un sogno che appare sempre più lontano. Ogni gara sarà cruciale e, pur con il cammino in salita, la squadra ha il dovere di dimostrare il proprio attaccamento alla maglia e il desiderio di non mollare.