Quando il sole decide di congedarsi, lo fa con dolcezza e maestosità sullo Stretto di Messina. Dal belvedere di Scilla, lo sguardo si perde tra sfumature cremisi e nuvole che sembrano pennellate su una tela viva. È un momento sospeso, in cui tutto tace e anche il mare trattiene il respiro. Le prime luci della sera accendono la costa, come piccole stelle pronte a vegliare sulla notte. In quell’attimo, il confine tra realtà e sogno si assottiglia. Scilla osserva dall’alto, silenziosa e fiera, mentre il cuore si lascia cullare da un paesaggio che sa di poesia. Lo Stretto, con le sue correnti, i suoi miti e la sua eterna bellezza, si svela così: romantico, struggente, infinito.