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La rivoluzione così come pronosticato da tempo non c’è stata, ma di certo le mosse del presidente Roberto Occhiuto hanno determinato un deciso riequilibrio dei rapporti di forza all’interno dell’esecutivo regionale dove si palesa un più concreto asse tra Forza Italia e Fratelli d’Italia, insieme ad un evidente depotenziamento della Lega. A dirlo più che i nomi, sono le deleghe redistribuite da Occhiuto che sostituisce la vicepresidente Giusi Princi, appena designata come Presidente della Delegazione del Parlamento europeo per le relazioni con l’Asia Centrale, con il meloniano Filippo Pietropaolo che avrà le deleghe all’organizzazione, alle risorse umane e transizione digitale, alla sicurezza e legalità e valorizzazione ai fini sociali dei beni confiscati alla criminalità organizzata.
Ma nel rimaneggiato esecutivo cresce anche la quota di rappresentatività della provincia reggina se è vero come è vero che in giunta ci entrano Maria Stefania Caracciolo Viceprefetto vicario a Reggio protagonista di tante commissioni prefettizie in giro per la Calabria, espressione diretta del coordinatore regionale azzurro Francesco Cannizzaro, che di fatto raccoglie il testimone della Princi anche se non al fianco del presidente, mantenendo le deleghe, all’istruzione, all’edilizia scolastica, all’area dello Stretto e città metropolitana di Reggio Calabria, ai fenomeni migratori, e all’urbanistica, aggiungendo però quella ai lavori pubblici che fu di Occhiuto.
È reggina, di Melito Porto Salvo, anche Caterina Capponi, che nell’esecutivo entra in quota Lega, in sostituzione di Emma Staine, mantenendo il Welfare ma perdendo, rispetto a prima la delega dei Trasporti, assegnata in aggiunta all’Agricoltura a Gianluca Gallo. Una operazione targata Pino Gelardi, che non ha incontrato grandi ostacoli nel caos interno del Carroccio che conferma Rossano Sasso commissario in Calabria promuovendo Saccomanno a consulente del leader Matteo Salvini.
Conferme per Marcello Minenna al Bilancio e Rosario Varì allo Sviluppo Economico che però aggiunge la competenza sul Porto di Gioia Tauro, mentre per l’ex sindaco di Locri Giovanni Calabrese, già assessore al Lavoro, si aggiungono le pesanti deleghe all’ambiente e al Turismo. Probabilmente nell’ottica di un rafforzamento di Fratelli d’Italia Calabrese avrà più rogne che altro dalla nuova delega al turismo, visto che alla fine tra le materie mantenute dal presidente Occhiuto rimangono anche il marketing territoriale e la promozione degli asset strategici.
Insomma la rivisitazione della giunta regionale ripropone una sorta di braccio di ferro tra Forza Italia e una Lega che appare indebolita dalle continue faide interne, ma che mantiene, con sei consiglieri, ben quattro presidenze a fronte dell’unica azzurra nelle Commissioni di stanza a Palazzo Campanella. E già si annuncia una nuova battaglia politica per riequilibrare i rapporti di forza in Consiglio regionale.