sabato,Aprile 20 2024

Reggio, protestano le famiglie dei bimbi autistici: «Stato contro Stato. Sentenza del 2019 ma l’Asp non paga»

Il giudice ha stabilito che le famiglie debbano ottenere un risarcimento per le terapie dal 2019 ma il commissario Meloni da due anni non da seguito alla richiesta

Reggio, protestano le famiglie dei bimbi autistici: «Stato contro Stato. Sentenza del 2019 ma l’Asp non paga»

Hanno lottato per i loro figli. Hanno provato a dare voce a chi voce non ha come i bambini affetti dallo spettro autistico. Hanno portato avanti battaglie per anni nonostante le difficoltà e hanno vinto. Il tribunale ha riconosciuto loro il diritto al risarcimento delle somme spese per garantire terapie fondamentali per i loro figli. Ma a Reggio Calabria da due anni si assiste a un paradosso: Stato contro Stato. Proprio così perché se da un lato un giudice stabilisce il risarcimento dall’altra l’Asp, guidata dal Prefetto e commissario Giovanni Meloni, non da seguito alla sentenza.

Dopo altri due anni di attese, rimpalli, rinvii e lotte, 14 famiglie H dell’associazione “Il volo delle farfalle” oggi hanno avviato una protesta ad oltranza per ottenere quantomeno una risposta da parte della commissione straordinaria. Sono genitori stanchi e afflitti perché oltre a dover combattere con i limiti della disabilità sono costretti anche a battagliare con le istituzioni che, invece di tutelarli, li ostacolano.

Hanno annunciato lo sciopero della fame e della sete, sono disposti a dare la loro vita per i loro figli che hanno solo avuto la sfortuna di nascere non disabili ma in Calabria. Una terra dove i diritti spesso vengono scambiati con concessioni, dove non esistono centri pubblici per l’autismo e dove i genitori che pur di curare i loro figli si indebitano poi non ottengono un sacrosanto risarcimento. Meloni non li ha ancora ricevuti ma loro non intendono fare un passo indietro e continueranno ad oltranza la protesta perchè «siamo la voce dei nostri figli che non possono parlare e siamo stanchi e avviliti perché ci hanno abbandonato. Non è possibile – ci spiega Angela – che dopo aver ottenuto una sentenza del tribunale adesso non intendano pagare le terapie dei nostri figli. Non sono un capriccio ma terapie che per loro sono salvavita».

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