sabato,Aprile 20 2024

Vaccini, 24enne morta all’ospedale di Cosenza. I familiari: «Nessuna correlazione col Moderna»

Per trombosi due donne, una di 46 e una di 49 anni, sono ricoverate in rianimazione, rispettivamente all’ospedale Annunziata di Cosenza e l’ospedale San Giovanni di Dio di Crotone

Vaccini, 24enne morta all’ospedale di Cosenza. I familiari: «Nessuna correlazione col Moderna»

«Ne siamo convinti: non c’è alcuna correlazione fra la morte di Alessia ed il vaccino Moderna». Lo sostengono a gran voce i familiari della 24enne di Mendicino morta il 9 giugno scorso a causa di una embolia polmonare.

A parlare a nome della famiglia, è la zia della giovane che, seppur provato dall’enorme dolore, non rinuncia a chiarire la questione: «Alessia aveva fatto la prima dose di Moderna ormai quasi un mese addietro, il 15 maggio. È passato davvero molto tempo. La mattina del giorno nel quale è stata male, si sentiva benissimo. All’improvviso sono sopraggiunti i malesseri». La notizia riportata dal Quotidiano del Sud e poi ripresa anche da “Il Tempo”, infatti, narrava di una somministrazione avvenuta a metà maggio e poi, a pochi giorni di distanza dalla stessa, l’inizio dei sintomi del malessere della giovane. La zia sconfessa questa ricostruzione: «Non è assolutamente vero. Alessia stava benissimo fino a poche ore prima della tragedia».

La famiglia, ovviamente, non riesce ancora a realizzare la tragedia accaduta: «È difficile accettare che possa accadere una cosa così grave ad una ragazza di 24 anni che era in buona salute. Tuttavia, anche i medici con i quali ci siamo confrontati, hanno escluso qualsiasi possibile correlazione con il vaccino».

La zia di Alessia si chiede «come si faccia a sostenere che la sua morte possa essere sopraggiunta in collegamento con la dose di Moderna, quando è trascorso quasi un mese. Sappiamo perfettamente che tutto questo non c’entra nulla».

Il dolore della famiglia Reda è profondo. Inconsolabile. Alessia era una ragazza piena di voglia di vivere. Una patologia inattesa ed improvvisa l’ha strappata all’affetto dei suoi cari. Ma loro non ci stanno a finire nella macchina mediatica dei vaccini: «I medici ci hanno detto che quanto accaduto ad Alessia è di difficile spiegazione, ma – rimarca ancora la donna – di certo non ha alcuna correlazione con la dose di Moderna».

Intanto a Mendicino è stato proclamato il lutto cittadino per la ragazza.

Gli altri casi in regione

E poi ci sono due casi di donne, una di 46 e una di 49 anni, ricoverate in gravissime condizioni nel reparto di rianimazione, rispettivamente all’ospedale Annunziata di Cosenza e l’ospedale San Giovanni di Dio di Crotone. In tutti e due i casi sono stati riscontrati gli effetti collaterali gravi dopo il vaccino AstraZeneca: le due donne stanno combattendo contro le trombosi. La prima soffriva di problemi di coagulazione, e dopo essersi sentita male è stata trasportata d’urgenza in ospedale, dove è stata riscontrata una trombosi e un’emorragia cerebrale. Anche l’altra donna è stata operata d’urgenza per una trombosi.

Sileri: «No ad Astrazeneca sotto i 30 anni»

Sui vaccini Astrazeneca da registrare l’intervento del  sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri ai microfoni della trasmissione ‘L’Italia s’è desta’, su Radio Cusano Campus. «Sotto i 30 anni non dovrebbe essere usato, soprattutto alle donne sotto i 50 anni non lo consiglierei. I dubbi nascono a maggior ragione dal fatto che oggi la circolazione e l’incidenza settimanale del virus si sono abbassate drasticamente. È chiaro che se un vaccino ha dato il sospetto di qualche complicanza, soprattutto nei più giovani, la forchetta del rischio-beneficio per questi soggetti si riduce. E quindi è probabile che per i vaccini non a mRna ci possa essere una rivisitazione delle indicazioni sull’età, usando maggior cautela oggi che la circolazione del virus è molto più bassa. Secondo me sotto i 30 anni non dovrebbe essere usato, soprattutto alle donne sotto i 50 anni non lo consiglierei».

Stop Astrazeneca a Reggio

Intanto da Reggio Calabria arriva la notizia dello stop alle vaccinazioni con Astrazeneca per gli under 60. Una decisione presa in autonomia dal dirigente Giuffrida dopo le vicende degli ultimi giorni che hanno visto confermata la posizione che lui stesso aveva posto sotto i riflettori.

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