venerdì,Marzo 29 2024

Apre il primo centro per l’autismo. La fondazione Marino accende un faro per la Calabria

Una struttura semiresidenziale che rappresenta un'eccellenza di innovazione e competenza che spiana la strada per i prossimi interventi

Apre il primo centro per l’autismo. La fondazione Marino accende un faro per la Calabria

Vede la luce a Melito Porto Salvo il primo centro semiresidenziale della Calabria per bambini e adulti autistici. Un faro di innovazione e competenza che prenderà in carico oltre 50 utenti riuscendo ad erogare servizi altamente specializzati fino ad oggi insufficienti, e in molti casi inesistenti nella provincia reggina sia per quanto l’approccio che le metodologie riabilitative messe in campo. Un’eccellenza che può diventare un modello da imitare nata esclusivamente dagli sforzi della fondazione Marino che ormai da decenni si occupa dell’autismo.

I servizi per l’autismo

«I servizi per l’autismo previsti dalla rete territoriale della Regione Calabria – conferma il presidente della fondazione Giovanni Marino – sono i più efficaci in confronto a quelli delle altre Regioni e la classe politica può essere fiera di questo primato. Sono previsti infatti 3 centri residenziali e 9 semiresidenziali sufficienti per i bisogni del territorio. Il collo di bottiglia per la loro apertura risiede nella eccessiva lentezza del processo di autorizzazione ed accreditamento, ma siamo fiduciosi che l’ingresso del nuovo dirigente del Settore potrà recuperare i ritardi accumulati».

La Fondazione Marino gestisce ormai da 13 anni una struttura residenziale per persone con autismo in situazione di gravità e da questa esperienza trae ispirazione perfino il Panel che presso l’ISS ha in preparazione le Linee Guida per adolescenti ed adulti con autismo.  Il centro semiresidenziale è stato costruito con risorse della fondazione e dei suoi soci fondatori senza contributi pubblici o privati ed è costato circa un milione e centomila euro. Esso risponde al Dca 233 del 2018 per un volume di 20 prestazioni giornaliere per 6 giorni a settimana. Il servizio sarà organizzato per attività riabilitative intensive suddiviso per fasce di età, bambini fino alla età scolare ed adolescenti/ adulti.

Le terapie cognitivo comportamentale

«Tutti gli interventi – spiega Marino – somministrati saranno di tipo cognitivo comportamentale in accordo alle raccomandazioni delle Linea Giuda e che danno prova di efficacia. Per i bambini più piccoli sarà utilizzato anche il metodo ESDM messo a punto dalla dottoressa S. Rogers in California dove si è formato il Prof Giacomo Vivanti, una delle nostre menti brillanti emigrata, che attualmente insegna presso la Università di Filadelfia il quale, insieme al dr Arduino hanno diretto il corso di formazione organizzato per primi collaboratori selezionati per la struttura. Per l’età evolutiva e gli adulti sarà utilizzato il metodo ABA. Tutti i collaboratori che saranno selezionati saranno in possesso del titolo specifico, RBT o tecnico ABA, e supervisionati da un analista del comportamento. La Fondazione ha già da anni adottato questo modello per gli interventi sulle persone del residenziale e da qualche mese ha in corso un progetto formativo assieme a Fondazione Sospiro, con il Prof. Corti, per le persone che saranno selezionate e che dovranno essere formate per essere inserite all’interno di modello organizzativo-gestionale che stiamo assieme costruendo».

La formazione

Fondamentale, dunque, la formazione del personale che lavorerà nella struttura mentre si attende solo l’accreditamento per vederla all’opera e la regione sollecita l’Asp. Si tratta di un grande sforzo organizzativo e di impegno finanziario che abbiamo scelto di sostenere per offrire quanto di meglio le conoscenze scientifiche ci possono aiutare affrontare questa sfida – ha ribadito Marino –  Questa struttura semiresidenziale non sarà perciò il luogo dove passeranno la giornata ogni giorno 20 persone con autismo, ma piuttosto un ambulatorio intensivo dove ogni persona riceverà il trattamento secondo i bisogni del loro progetto individualizzato che può essere erogato anche nei loro contesti di vita. Si stima una utenza di circa 50 persone che solleveranno la ASP di Reggio Cal dall’onere di provvedere al servizio di riabilitazione Aba per i bambini che hanno bisogno».

Tavolo tecnico

E anche la politica, come confermato dal delegato del ministro alla disabilità Roberto Keller, si è impegnata affinché questo sia solo l’inizio per creare un tavolo interregionale dedicato all’autismo. «L’impostazione di questo servizio così come quello del centro residenziale non può essere lasciato alla libera interpretazione di chi ha la responsabilità della loro gestione. E’ necessario che la Regione istituisca immediatamente un Tavolo Tecnico Regionale per orientare l’organizzazione e le scelte educative e riabilitative dei servizi che nasceranno affinchè l’impegno finanziario per la loro gestione non venga mortificato da scelte scientificamente sbagliate. Questi servizi hanno bisogno di orientamento e di controlli e non è più sufficiente che la Regione governi solo il budget senza assicurarsi che quelle risorse siano utilizzate con efficacia. L’autismo è ancora una patologia che richiede studio e ricerca continua di modelli per essere in grado di offrire alle persone colpite le migliori soluzioni possibili in termini di qualità della vita».

La cerimonia , nonostante le condizioni meteo avverse , è stata partecipata , molto gradita la presenza degli intervenuti, ospiti del Presidente della Fondazione Marino onlus e Presidente ANGSA Nazionale Giovanni Marino, il prof Roberto Keller esperto di Autismo delegato del Ministro della Disabilità, il Dott. Giuseppe Maurizio Arduino , Benedetta De Martis Vice Presidente ANGSA Nazionale, Vito Crea Presidente ANGSA Calabria , Mary Naso Presidente ANGSA Vibo Valentia e le Autorità : la Senatrice Gelsomina Vono, il Consigliere Regionale Giacomo Crinò e il Direttore del Dipartimento Salute della Regione Calabria Giacomino Brancati , i Sindaci della città metropolitana di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà e di Melito Porto Salvo Salvatore Orlando.Nel pomeriggio si è svolto un importante incontro, con modalità a distanza, tra il ministro per le Disabilità Erika Stefani e i rappresentanti delle Associazioni che si occupano di Disabilità in Calabria , in particolare Nunzia Coppedè – Presidente FISH Calabria, Angela Regio-responsabile area disabilità della Comunità Progetto Sud , Domenico Posterino Associazione per l’Aiuto ai Soggetti con Sindrome di Prader Willi e alle loro famiglie, Emily Amantea Presidente AIPD Cosenza , nella stanza multimediale della Fondazione Marino erano presenti i rappresentanti di Angsa Nazionale e Angsa Calabria insieme al Portavoce del Terzo Settore Calabria Luciano Squillaci .Un interessante e proficuo confronto nel quale si è messo in evidenza lo stato attuale dei Servizi per la Disabilità sul territorio Calabrese e delle Strutture Sanitarie.

L’impegno della politica reggina

«Oltre ad essere una bella realtà – ha detto il sindaco Falcomatà – è un’eccellenza di tutto territorio metropolitano. Se oggi siamo qui ad inaugurare una struttura così all’avanguardia, va dato merito esclusivamente all’ingegnere Giovanni Marino, alla sua famiglia ed alla Fondazione che è composta da persone ricche di competenza e passione, formate a seguire i ragazzi dalla fase della prima diagnosi fino a quella prescolare e scolare. E’ un metodo che funziona e che sarà realizzato in questo bellissimo edificio dotato di ogni elemento utile ad accompagnare la quotidianità di giovani e giovanissimi».

«Come Città Metropolitana – ha aggiunto – siamo molto contenti di poter testimoniare la grandiosità di un’eccellenza che appartiene a tutti noi e che va difesa, custodita e valorizzata. Ciò significa che ognuno dovrà fare la propria parte anche e soprattutto rispetto alle pratiche per l’accreditamento che ancora manca. Dunque, bisogna spingere affinché si possa ottenere il prima possibile perché, davvero, sarebbe l’ultimo tassello per quello che è, a tutti gli effetti, un presidio a tutela delle famiglie che ne gioverebbero».

L’ultimo, ma non il solo: «Insieme all’assessore al Welfare del Comune di Reggio Calabria, Demetrio Delfino, abbiamo previsto, all’interno del Piano di zona, un ulteriore centro per l’autismo, non come questo ma che, come questo, potrà rappresentare un altro punto di riferimento per la Città Metropolitana da realizzare utilizzando la prossima programmazione dei fondi Pon-Poc Metro. Cosa sulla quale stiamo lavorando, considerato che è negli obiettivi di mandato e, in un arco di tempo che va dai 3 ai 5 anni, speriamo possa vedere la luce».ù

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